Per Gianni Letta “è tempo di lacrime, sangue e olive ascolane”. Il Paese si deve difendere dal rischio Grecia. Niente più olive dell’Attica allora; largo ai nostri oliveti e all’acqua Uliveto, ma non a un ritorno dell’Ulivo di Prodi. Atene piange, Sparta non ride e Roma urla per lo scudetto perso. E in tempo di tagli i tagli di Lucio Fontana acquistano valore. Tremonti se n’è aggiudicato uno per diversi milioni di euro. “A me quel taglio ispira mentre il Paese spira fra le spire del debito”. “Ma il debito è pubblico e quindi anche mio” ha detto Berlusconi, che si è fatto prestare ben 1 euro e 20 centesimi da Bonaiuti per comprarsi le Big Babol, che fanno bolle sì ma non speculative.
Immagien di Emanuele Rosso tratta da www.flickr.com