Sono Onorevole di nome e di fatto
Prima facevo tutt’altro mestiere
Ma per favore non date di matto
Se io in passato facevo il droghiere.
Giunse un Partito con le idee chiare
Dissero avanti senza paura
Con il tuo appoggio avremo il potere
Abbi coraggio questa è un’avventura.
Dicevo addio a salami e prosciutti
Alla breasola alla mortadella
Con una lacrima salutai tutti
In mezzo al pianto di mia sorella.
Solcammo l’anima di questo Paese
In lungo e in largo giù fino al mare
Stringemmo milioni di mani tese
Visto che c’era molto da fare
Poi ci fu il giorno del Parlamento
Cantai l’inno a squarciagola
E poi compresi in un solo momento
Che non soltanto il vento vola
Mi nominarono Presidente
Di Commissione bicamerale
Ma non avevo molto mordente
C’era qualcosa di diseguale
E ricevetti molte pressioni
Di personaggi in doppiopetto
E per parlare proprio in soldoni
Mi proponevano storie di letto
Quelle ragazze erano avvenenti
Giovani già ci sapevano fare
Gli altri sembravano molto contenti
Io con tristezza li stavo a guardare
Quelle vendevan le proprie cosce
Come un salume ben stagionato
Ma erano solo ragazzine in fasce
Il loro sguardo era trasognato.
Io rifiutavo quelle profferte
E gli dicevo che per favore
Di andare in giro un pò più coperte
Ché tanti uomini non hanno cuore
Ingenuo presto fui ritenuto
Di moralismo intriso e retrivo
Così mi espulsero dal partito
Mi silurarono senza motivo
Dunque tornai all’antico mestiere
Ma ebbi la nausea del culatello
Per questo scelsi per nulla sapere
Di commerciare il caciocavallo
Resto al bancone per tutto il mese
Fra il Parmigiano e la mozzarella
Ma la fontina era ancora più bella
Sempre formaggio è il Bel Paese