Dagli arresti domiciliari il faccendiere e capo in pectore della P4 Luigi Bisignani invia a tempografico un messaggio in una bottiglia. Non e’ un SOS ma solo una sua poesia, un suo sfogo che pubblichiamo con interesse.
Dal telefono dispongo
Strategie senza fili
Non piu’ marionette
Ma videogiochi di potere
Ostacoli su ostacoli
Inutili da me pensati
Amministratori venuti dal nulla
Generati non creati
Rispondono fedeli
Perche’ so leggerne il pensiero
Prenderli per mano
Nella corrente
Insegnargli a battersi
Nelle tonnare della politica
Li ho visti nascere
Crescere e morire
Tutto attraverso le loro voci
Che’ il telefono e’ la mia storia
Sentiero di parole incise
Si dipana all’orizzonte
Dove creare il vuoto
Laggiu’ il potere prende forma
Gli uomini sono immagini
Mia la parola di vera materia
Da questa casa
Normo questo Paese
Troppo normato
Mai normale
E i domiciliari non mi pesano
Restar immobile anni
Dire una sola parola
Per cambiare il destino
Questo vuole l’Italia
E non restero’ in silenzio.