L’On. Papa, ex giudice, e ora inquisito eccellente sullo scandalo P4, ricorre alla poesia per convincere i suoi colleghi parlamentari a votare contro la richiesta d’arresto della Procura di Napoli. E’ una sua personale difesa d’ufficio che tempografico ha deciso di pubblicare, rispettando il diritto di cronaca di Narnia.
Sono Papa e religiosamente
Mi inchino alla legge ingiusta
Tengo famiglia e a precisare tengo
Che’ ho molto peccato
In pensieri parole opere
Ma non omettero’ di dire
Che ingenuo ed innocente fui
Lo sono ancora e vi chiedo
Liberta’ e movimento
Tutto e’ chiaro nella nebbia
Della richiesta d’arresto
Che non ha fondamento
Se voterete si
Sara’ arresto cardiaco
La coscienza sara’ incoscienza
Incostanza e discrepanza
Perche’ son uomo
Di panza e sostanza
E non ne potete fare senza
Voi che volete la verita’
La avrete se saro’ vivo
E un cuore spezzato
E’ silenzio di morte
Dunque dite di no
Dite di no
Che io possa ancora
Percorrere il Transatlantico
Offrire da bere alla buvette
E Regalare gli iPad o Pod
Perche’ Papa sono
E Papa rimango
Malgrado il fango
E sempre credo
In un solo Io.