IN FRANCIA ESCE I QUATTROCENTO POLPI, FILM POSTUMO DI TRUFFAUT SULLA MAFIA

Un'immagine da I quattrocenti polpi
Un'immagine da I quattrocenti polpi

Dalla Francia con amore: esce a Parigi un film inedito di Truffaut del 1969 sulla mafia siciliana: I quattrocento polpi. Una vera e propria Piovra ante-litteram che all’epoca non uscì nelle sale per non suscitare un caso diplomatico con l’Italia, dopo la crisi  verificatasi nel 1966 all’uscita nel nostro Paese del film di Gillo Pontecorvo La battaglia di Algeri, che criticava ferocemente l’operato dei francesi nella guerra d’Algeria.  Per il Governo italiano questo lavoro postumo “è un grave vulnus per l’immagine del nostro Paese. E’  un film truffauldino, che non fa che ingannare gli spettatori”.  Per Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, “I quattrocento polpi è una pellicola menzognera che il pubblico non digerirà. Meglio un bello spaghetto alle vongole; loro sì che sono veraci”. Franco Frattini, Ministro degli Esteri, ha detto: “il film di Truffaut, oltre ad essere datato, presenta dei siciliani che parlano con accento francese; peggio dell’Ispettore Clouseau”. Ma il Centro Nazionale di Cinematografia francese ha chiarito: “I quattrocento polpi è solo il primo film di una tetralogia che racconta la crescita di un giovane pescatore mafioso di Aci Trezza. Seguiranno gli altri tre inediti: Tonni rubati, Non drammatizziamo… è solo questione di cozze  La spigola fugge”. Berlusconi, che ha chiamato in serata il Presidente francese Nicolas Sarkozy, ha dichiarato a tempo grafico: “Sulla vicenda dei film postumi di Truffaut ho parlato con Sarko. Mi ha promesso che farà uscire il film nella versione in dialetto siculo e senza sottotitoli. In Italia siamo invece d’accordo che il film uscirà unicamente nella versione francese con sottotitoli in latino. Credo che sarà davvero un grande successo”.

foto tratta da www.flickr.com

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IL PAPA AGLI ARTISTI: “TROPPO SPESSO LA BELLEZZA E’ MENDACE”. E RAIUNO AFFIDA A BANFI LA FICTION: UN PARROCO IN FAMIGLIA

Un parroco in famiglia
Un parroco in famiglia

Benedetto XVI – nell’udienza odierna con gli artisti italiani organizzata nella cappella Sistina dall’arcivescovo Ravasi – non ha usato mezzi termini. Papa Ratzi, bersagliato dai flash, ha chiarito come “troppo spesso la bellezza sia mendace”, lodando apertamente tutti quegli artisti che nelle loro opere “fanno risaltare la bruttezza e l’orrore, autentica natura di questo mondo”. Fra i 500 presenti anche Terence Hill nella parte di Don Matteo; Nanni Moretti si è sostituito al Pontefice al termine della cerimonia declamando il versetto: “la messa è finita”, mentre Carla Fracci si è esibita con il Papa in un pas de Deus. Giudicata al di là del bene e del male la presenza di Liliana Cavani, mentre Antonello Venditti per il Pontefice ha cantato: “In questo mondo di preti”. Ma non sono mancate le polemiche: a Riccardo Cocciante è stato impedito di intonare “Bella senz’anima”; i fratelli Taviani invece sono stati scomunicati per aver girato il film “Kaos”, che a giudizio della Chiesa avrebbe dovuto parlare della Genesi e non di Pirandello. Fedele nei secoli alla demonizzazione della bellezza, il Papa ha voluto premiare come artista dell’anno Lino Banfi, che sarà presto protagonista della nuova fiction prodotta da Raiuno: “Un parroco in famiglia”.

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SCORSESE: “A ROMA HO SCOPERTO FILM INEDITI DI ANTONIONI. OSSESSIONE REPORTER E’ PROFETICO”

Eclissi del cinema
Film eclissati

Da sempre Martin Scorsese studia il cinema italiano e contribuisce alle iniziative di restauro dei vecchi film, e alla loro diffusione. Oggi  l’autore di “Taxi Driver” e “Cape Fear” ha annunciato di aver ritrovato – a Roma presso la tomba di Cecilia Metella sull’Appia Antica –  dei film di Michelangelo Antonioni, regista culto del cinema italiano, scomparso due anni fa all’età di 95 anni. Si tratta di quattro pellicole inedite.  C’è “La disavventura”, cortometraggio che documenta l’incontro/scontro a tavola fra Antonioni e Berlusconi, che confonde “Beauty Point” con “Zabriskie point”; un’esilarante prova da cabarettista del Presidente del Consiglio dinanzi all’attonito autore di “Blow up”. “Il rantolo” registra due ore di vita di due spettatori che hanno appena finito di vedere il film di Antonioni “Il Grido” del 1957. C’è poi la versione integrale di nove ore del film “L’eclisse”, che si chiama per l’appunto “L’eclisse totale”, con un piano sequenza di 17 minuti in cui lo schermo è tutto nero con una musica assordante  (qualcuno ha parlato di “pianto sequenza”). Ma per Scorsese il vero capolavoro è “Ossessione Reporter”, seguito ideale di “Professione reporter”, un film sul mondo dell’informazione nel XXI secolo, con le notizie che passano la barriera encefalica delle persone mentre stanno dormendo. “Questo film del 1984 descrive una situazione da 1984,  che non è altro che l’operazione di lobotomia subita da tutto il mondo dell’informazione italiana” ha detto Scorsese.  Da indiscrezioni dell’ultima ora si è saputo che su “Ossessione reporter” interverrà pesantemente la censura: sarà vietato ai maggiori di 12 anni e ne verrà consentita la visione solo all’ultimo spettacolo ovvero alle 22 e 30.

foto di tizianoj tratta da www.flickr.com

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ESCE UN FILM SUL GOVERNO: “I FANATICI QUATTRO”

Super eroi o super errori?
Super eroi o super errori?

Questo Governo è davvero militante? Ha realmente cambiato i connotati dell’Italia? Ha veramente rivoltato questo Paese come un calzino pur avendo a che fare con uno stivale? E’ la tesi di un nuovo film prodotto dalla Medusa e distribuito dalla Mucillagine. Si intitola “I Fanatici Quattro”. Narra le picaresche avventure di Silvio Berlusconi ovvero “La Casa” (delle libertà?), Giulio Tremonti alias “Mister Fanatic”, Gian Franco Fini che, a causa dei suoi trascorsi missini, incarnerà “la fiamma umana”, e Mara Carfagna, che nel film assume l’identità segreta della “gonna invisibile”. E’ arrabbiata Maria Stella Gelmini, che si era proposta nel cast come “la donna invivibile”, proposta evidentemente ritenuta indecente. Ma chi sarà mai il principale nemico da combattere? Proprio un anti eroe dello stesso Governo: trattasi di Renato Brunetta ribattezzato per l’occasione “il dottor Meschino”. Il Presidente della Marvel Stan Lee ha annunciato una causa milionaria per diffamazione: “questo film confonde il pubblico e trasforma i nostri super eroi in super errori. Il Governo italiano ci pagherà l’intero debito pubblico”. E sulla questione è intervenuto anche Barack Obama: “L’Italia non comprometta l’immagine dei fumetti americani. E poi, ad essere onesti, io avrei scelto Roberto Calderoli nella parte dell’Uomo Grugno”.

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super eroi

Sarko vede Up e aggiunge dieci centimetri di tacco

Anche i nani gonfiati finiscono lassù
I palloni gonfiati finiscono lassù

Nicolas Sarkozy ha visto l’ultimo cartoon Pixar “Up” e davvero si sente molto su. Ora non ci sta più ad esser chiamato Brontolo: “Biancaneve è  un cartone troppo vecchio e quando l’ho visto mi sono fatto un pisolo. Ormai io mi sento beato lassù” avrebbe dichiarato lo hobbit Sarko. La sua amata Carlà infatti avrebbe indotto il suo “Cucciolo” ad innalzare le sue protesi plantari di una buona decina di centimetri. Ora la Bruni potrà finalmente tornare ai tacchi a spillo e così spillare un altro pò di popolarità all’opinione pubblica francese . Mentre il sindaco di Parigi Bertrand Delanoë si è detto eccitatissimo; pensa già di fare del nibelungo dell’Eliseo la principale attrazione del prossimo Gay Pride: “con dei tacchi simili spiazzerà i nostri trans… Sarà un momento molto alto della Quinta Repubblica” . E dal Sacro Speco di Subiaco Piero Marrazzo, con forte accento ciociaro, avrebbe dichiarato: “Tout le monde est pays”.

Dall’inviato di Faubourg Poissonière, Parigi, Francia, Unione Europea, Mondo

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