Bossi si corregge su Tremonti “Vogliono farlo fuori. Mi riferivo all’incontro fra Silvio e Giulio”

Il Governo è in alto mare?
Il Governo è in alto mare?

Umberto Bossi corregge il tiro: “Sono stato frainteso. Quando ho detto vogliono farlo fuori non mi riferivo a Tremonti ma all’incontro odierno fra Berlusconi e il Ministro dell’Economia” ha puntualizzato il leader del Carroccio. “L’incontro fra i due si farà all’aperto. Entrambi sono pallidi e sofferti, e volevano approfittare delle rinomate ottobrate padane. C’è sempre qualcuno che vuole mettere zizzania fra me e il Premier, come se poi ce ne fosse bisogno. Tanto con Silvio io ci litigo anche senza motivo; è proprio il mio sport preferito”. Giulio Tremonti ha voluto fornire il suo punto di vista: “Farmi fuori? E come se loro son già morti? Se questo Governo ha ancora un senso è perché ci sono io. Lo sanno tutti”. Polemizza con il Ministro dell’Economia il titolare della Funzione Pubblica Renato Brunetta: “Il cinema a volte fa dei danni. Tremonti ha visto troppe volte il film “Il sesto senso” e ora vede morti dappertutto. Ma non sarà lui forse ad esser già passato a miglior vita?”.


Immagine cortesia flickr commons:

PD SPUNTA UN QUARTO CANDIDATO. E’ UN TRANSGENDER E SI CHIAMA D’ADDARIO FRANCESCHINI

Le primarie del PD truccate
Le primarie del PD truccate

Dalle notti di Via Salaria spunta il quarto candidato per la segreteria del PD. Si definisce un transgender e all’anagrafe si chiama D’Addario Franceschini. Il segretario del PD Dario Franceschini è preoccupato e ha chiesto un rinvio delle primarie: “C’è il rischio che qualcuno volendo votare per me voti per lei o lui non so bene”. Per Bersani “il nostro partito è sempre più pluralista e questa candidatura ci pone come la vera forza del cambiamento di sesso”. Silvio Berlusconi ha subito diramato un comunicato per chiarire: “D’Addario Franceschini? Non ne ho mai sentito parlare e giuro che non è mai venuta a casa mia”.

POMODORI E ZUCCHINE AL COMIZIO DI IGNAZIO MARINO. “PERDI LE PRIMARIE, VINCI LE PRIMIZIE”

Primizie primarie
Primizie primarie

Brutta chiusura della campagna elettorale per le primarie del PD. Nel corso di un comizio vicino ai mercati generali di Roma il candidato Ignazio Marino  è stato bersagliato dal lancio di zucchine e pomodori da parte di un pubblico inferocito. “Perdi le primarie, vinci le primizie”, questo l’urlo del dissenso di una cinquantina di manifestanti presenti. Per Dario Franceschini “siamo alla barbarie; con gente che muore di fame è ingiusto lanciare ortaggi pregiati. Se fossero passati da me gli avrei fornito tutto il letame necessario”. L’altro candidato alla segreteria del Partito Democratico Pier Luigi Bersani ha voluto esprimere la “sua solidarietà a Marino: “gli ho proposto di confluire nella mia corrente e promesso, quando diventerò premier, di affidargli il dicastero dell’agricoltura. A me Ignazio sembra proprio uno sceso ieri dalla pianta”.

SARKO JUNIOR RINUNCIA ALLA DEFENSE. E ARRIVA DOMENECH

Paris, quelle belle ville!
Paris, quelle belle ville!

Jean Sarkozy, accusato di nepotismo per la nomina alla presidenza della Defense, rinuncia all’incarico. Il giovane Sarko ha dichiarato alla stampa: “Sono un tipo che ama andare all’attacco e quindi ho pensato che la Defense non facesse proprio per me”.  Secondo indiscrezioni Sarko jr sarebbe papabile per diventare CT della nazionale francese. Per la presidenza della Defense si è già fatto il nome di Raymond Domenech, attualmente impegnato con la squadra transalpina nello spareggio con l’Irlanda per arrivare ai mondiali in Sudafrica del 2010.  Il giovane Jean avrebbe detto agli amici: “Allenare i Bleus è una cosa che posso fare benissimo. Ne ho parlato con mio padre e lui mi ha detto di fare un colpo di testa: convincere Zidane a tornare in campo”.  E Domenech dal canto suo si sarebbe confidato con Carla Bruni: “Ultimamente  sono sempre sulla difensiva e quindi  contento di passare alla Defense. Ora ci penserà lei a parlare con il suo compatriotia Trapattoni per far perdere l’Irlanda, dando una mano al suo figliastro”. Ma sarà kosì?

FINI: SONO FAVOREVOLE ALL’ABOLIZIONE DELL’IRAP PURCHE’ CI LIBERIAMO ANCHE DELL’IRA DI TREMONTI

Il Presidente della Camera Gian Franco Fini è favorevole all’abolizione dell’IRAP. “Basta con balzelli inutili sulle imprese; noi siamo per il fare futuro senza tasse. Ma aboliamo anche l’IRA di Tremonti. Capisco sia qualcosa di genetico ma perché per calmarsi Giulio non ricorre a farmaci particolarmente efficaci?”.  Il titolare di via XX settembre ha minacciato ieri le dimissioni con il classico aut aut a Berlusconi. E ha risposto in questi termini a Fini: “Ho tagliato la spesa farmaceutica e Gian Franco mi vuol far spendere i soldi dei farmaci di tasca mia? E’ vero sono iracondo, ma non è un difetto. Il mio modello? L’ Achille dell’Iliade”. E proprio su questa citazione colta è intervenuta Rosi Bindi del PD : “Tremonti non faccia rivoltare Omero nella tomba. E poi, per dirla tutta, più che il tallone Giulio ha proprio la testa d’Achille”.

BERLUSCONI: “Ho comprato la balalaika del Dottor Zivago per Apicella”

che bella la balalaika
che bella la balalaika

Silvio Berlusconi non sta nella pelle: ” A Mosca, Putin mi ha portato in un mercato delle pulci, dove ho comprato la balalaika del Dottor Zivago; quel libro non l’ho mai letto e mai lo leggerò, ma l’ ho pubblicato con le mie case editrici. Regalerò lo strumento ad Apicella perché confesso che la chitarra mi ha un po’ stancato, mentre il suono della balalaika mi rilassa assai”. Putin dal canto suo ha voluto ribadire la sua amicizia per Silvio: “Con lui mi trovo bene; è uno statista di statura mondiale”. Dall’Italia critiche piovono dall’opposizione. Il portavoce dei Verdi Angelo Bonelli ha dichiarato: “A Mosca c’è puzza di gas ed emissioni di CO2, ma Berlusconi parla solo di Apicella. Da oggi siamo il Paese della pizza e della balalaika”. E il rissoso Antonio Di Pietro ha detto: “Ora Apicella ci canterà Oci Ciorne a Porta a Porta, mentre Berlusconi gli occhi neri li fa ogni giorno agli italiani, visto che le tasse continuano a crescere invece di diminuire”.

I CONIUGI MASTELLA: “Facciamo causa alla RAI. I Raccomandati è un format nostro”

mastella guarda la rai
mastella guarda la rai

I coniugi Mastella tornano all’attacco dopo l’inchiesta-bomba sui raccomandati in Campania. “Facciamo causa alla RAI” ha dichiarato Sandra Lonardo. “Ha copiato il format de’ I Raccomandati senza corrisponderci nessuna royalty. E questo è pazzesco”.  Per Clemente Mastella “questa vicenda dei raccomandati non ha nessun senso. I raccomandati sono sempre in televisione ed avevamo pensato che questa potesse essere un’innovativa strategia di marketing politico”. Per Pier Luigi Bersani del PD “dietro i continui attacchi al servizio radiotelevisivo pubblico c’è una meccanismo ad orologeria creato ad arte da Silvio Berlusconi per distruggere la RAI. Che dire allora del programma Verissimo di Canale 5 in cui  si raccontano solo balle?”.  E il PM di Napoli ha inviato stamane un avviso di garanzia anche all’amministratore delegato di Poste Italiane Massimo Sarmi per i milioni di raccomandate che ogni giorno vanno in giro per l’Italia.

RONDE: NESSUNO LE VUOLE FARE. LA LEGA: “RENDIAMOLE OBBLIGATORIE”

ma la ronda no, specialmente se piove
ma la ronda no, specialmente se piove

Gli italiani non vogliono partecipare alle ronde. Solo qualche ex poliziotto con la nostalgia dell’odore della strada avrebbe fornito il proprio nome alla Prefettura di Milano.  Umberto Bossi è preoccupato: “C’è una domanda di sicurezza da parte dei cittadini. La partecipazione alle ronde dovrà quindi esser resa obbligatoria. Rastrelleremo le persone nelle case affinché ciò avvenga. Mio figlio Renzo è pronto a entrare in azione nelle scuole italiane, dove ci sono parecchi asini che potrebbero servire meglio la Padania”. Ma nel Governo non mancano le polemiche. Per Renato Brunetta, Ministro della Funzione Pubblica, “le ronde leghiste sono peggio dell’influenza A. Tutti la temono ma nessuno la  prende sul serio”. E per Ferruccio Fazio Vice Ministro della Salute: “La febbre da ronda potrebbe essere molto contagiosa. Consigliamo alla popolazione di rimanere a casa”. Luca Zaia, Ministro dell’Agricoltura e probabile candidato per la presidenza del Veneto, avrebbe commentato: “In Veneto alle Ronde avrei preferito una bella tournée dei Rondò Veneziano, ma anche loro sembrano in via d’estinzione; nessuno sa dove siano”.

L’ABI: “A GENNAIO LA MORATORIA SUI MUTUI”. A DICEMBRE I PIGNORAMENTI DELLE CASE

ci rimangono solo spiccioli
ci rimangono solo spiccioli

L’Associazione Bancaria Italiana ha dichiarato di voler praticare a gennaio una moratoria sui mutui per quelle persone che hanno perso il lavoro. “Dobbiamo aiutare tutti coloro che si trovano oggi in difficoltà economiche” ha dichiarato Corrado Faissola, Presidente dell’ABI. “La sospensione dei mutui varrà per un anno” ha aggiunto. Ma Carlo Rienzi del Codacons annuncia: “la sospensione dei mutui è uno specchietto per le allodole. Tutti sanno che l’ABI pignorerà nel dicembre prossimo gli appartamenti di tutti coloro che sono morosi nel pagamento delle rate”. Faissola ha replicato al guru dell’associazione consumatori: “Rienzi deve apprezzare il gesto. Noi abbiamo detto che sospenderemo i mutui e manterremo la promessa. Sarà a gennaio anche se ancora non sappiamo di quale anno. I pignoramenti sono stati avviati da tempo e seguono il proprio corso. Dura lex sed lex“. E da Palazzo Chigi il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta rassicura le parti: “D’accordo con Tremonti siamo a lavoro per la politica del posto e casa fissi. Presto verrà emanato un decreto legge che disporrà l’esproprio proletario delle case di noti esponenti politici dell’opposizione. Sarà la prima volta che un Governo italiano farà veramente qualcosa di sinistra”.

NASCE IL PARTITO DELLA PIZZA: GLI ESPONENTI DELLA MARGHERITA: “SIAMO CON VOI”

Nasce il partito della pizza
Nasce il partito della pizza

Nasce il Partito della Pizza, una nuova formazione politica che si propone di incarnare la vera tradizione italiana. “Questo Paese è una pizza e noi vogliamo vincere la noia” ha dichiarato Asdrubale Lievito, il leader del PdP. “Il Partito della pizza porterà nelle piazze la voglia di riscatto degli italiani”. Paolo Gentiloni del PD ha subito replicato: “Gli esponenti della Margherita lasceranno il PD per il Partito della Pizza, unico a difendere la compromessa ‘immagine dell’Italia all’estero”. E in uno scatto d’orgoglio Berlusconi ha tuonato: “La nostra risposta al Partito della Pizza? Il PdL,  Partito delle Leccornie, perché noi per gli italiani vogliamo il meglio del buon gusto”. Anche Di Pietro si adegua al nuovo trend e fonda “L’Italia dei Sapori”. E dal Piemonte il leader di Slow Food Carlin Petrini rimette tutti in riga: “Tutta l’Italia è ai miei piedi. Mi schiererò al momento opportuno, ma una cosa è certa: mi candido fin da oggi  alla Presidenza della Repubblica. Trasformeremo questa Repubblica delle Banane in una Repubblica della Pizza”.