
“Rancorosi di tutta Italia unitevi”. Con questo grido di guerra, Marco Travaglio, dal pulpito di “Anno Zero” lancia il suo progetto politico. “Vogliamo accogliere tutti coloro che ce l’hanno con qualcuno. Il nostro motto è homo homini lupus ovvero tutti contro tutti”. Silvio Berlusconi ha fatto sapere di volersi subito iscrivere: “Non sopporto Travaglio come lui non sopporta me; credo che la dialettica di questa nuova formazione politica sarà degna del vecchio Partito Comunista russo”. Anche Gian Franco Fini aderisce: “non posso vedere né Berlusconi né Travaglio. Sono il vero profeta dell’Italia dei Rancori”. E se Bersani e Franceschini intendono proporre un’ulteriore partecipazione incrociata, José Mourinho ha rifiutato di iscriversi, dichiarando stizzito: “Io ce l’ho con tutti e quindi con nessuno” . E Antonio Di Pietro dell’Italia dei Valori avrebbe chiarito: “Con l’Italia dei Rancori abbiamo superato il grado di sopportazione degli italiani. Per questo temo che avrà un grande successo. E proprio perché detesto questa operazione di cosmesi politica mi iscriverò”.
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