
Sciopero di 48 Kbyte proclamato dal Consiglio di Sito di tempografico. L’agitazione nasce dal fatto che non sono stati assegnati ai redattori la quantità di Gigabyte promessi dalla proprietà. Per Raskolnikov “lo sciopero è un atto dovuto visto che io non sono Stakanov”. Mabuse invece ha parlato di “grave vulnus alla libertà d’espressione. Ci tolgono i Gigabyte per tapparci la bocca della verità. Propongo l’iniziativa “Adotta un Gigabyte a distanza”. Per la Poissonniere de la Rue de Seine “con questa decisione, da scioperati diventiamo scioperanti. Ho deciso di non fare più un youtube rimanendo all’addiaccio sulla Place de la Bastille”. Last but not least l’azionista ed amministratore unico Gian Lucio Battista ha espresso “profondo rammarico per le decisioni dei dipendenti di tempografico. Ho la mascella fuori posto e non è colpa mia se per comprarmi il byte ho dovuto sottrarre dei Gigabyte alle mie persone”. Solidarietà ai lavoratori di tempografico è giunta in serata dal segretario della CGIL Guglielmo Epifani che “ha definito questo come il primo sciopero realmente virtuale. Una pietra miliare nella storia del nostro sindacato”.
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