PAUSA PRANZO: LA PIZZA AL TAGLIO PRESTO IN FINANZIARIA

Pausa pranzo a Montecitorio
Pausa pranzo a Montecitorio

Da Piazza Montecitorio, Rodion R. Raskolnikov

Da fonti bene informate, nei palazzi romani della politica sembra stia montando un ampio movimento di contrari alle dichiarazioni del Ministro Rotondi. Sembra infatti che si stiano costituendo i Comitati per il riconoscimento delle pause pranzo e non solo: obiettivo inserire le pause esplicitamente tra i diritti costituzionali. Pare anche che i giuristi si stiamo concentrando su tre fattispecie: la pausa pranzo (diritto inalienabile e intangibile), la pausa caffé (almeno di due tipi: quella territoriale in ufficio e quella extraterritoriale al bar) e, per i lavoratori che fanno molti straordinari il “pranzo di Babette” ovvero pausa pranzo più cinema, un’ipotesi di lavoro attorno alla quale si sta creando un movimento trasversale. Ma nascono anche i primi dissapori: il Partito della Pizza Margherita giustamente rivendica il suo spazio (https://www.tempografico.com/2009/10/21/partito-della-pizza/) e vuole introdurre nella finanziaria la “Pizza al taglio ”.  Questa proposta è stata accolta con favore dal Ministro Tremonti. La Lega chiede invece menù  territoriali. “Mi rendo conto che mangiare polenta e osei a pranzo possa essere faticoso, ha dichiarato Umberto Bossi, ma le nostre tradizioni devono essere rispettate”.

foto tratta da www.flickr.com

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