
La crisi del Labour Party in Inghilterra e’ profonda. Dall’avvento di Gordon Brown, succeduto come Primo Ministro al quasi intramontabile Tony Blair, la perdita di consensi e’ stata davvero consistente. E Brown ieri ha tirato fuori dal cappello una stravaganza degna del suo nome. “L’ambiente e’ il nostro nuovo motto. Nel partito non si respira un’aria salutare e abbiamo tutti necessita’ di rinverdire il nostro aspetto” ha dichiarato il Premier inglese alla stampa aggiungendo che “prima delle elezioni un cambio di nome del partito non e’ possibile; ed e’ per questo che il nome lo cambio io. Da Brown a Green per la salute e l’ambiente”. Reazioni confuse all’interno del Labour, dove un esponente che ha voluto rimanere anonimo ha parlato di “una situazione preoccupante, dove Brown vede l’erba del vicino sempre piu’ verde e ormai parla solo di quella; speriamo che almeno non la fumi”. Il Principe Carlo ha difeso Brown e ha detto: “Questa svolta verde del Labour mi trova d’accordo. Di lavoratori in questo Paese ce ne sono sempre meno e spero che Gordon Green sia d’accordo nel restituire queste braccia all’agricoltura biologica, magari partendo proprio dai miei possedimenti”. Per David Cameron, leader dei Conservatori, “quest’operazione di cosmesi elettorale del Labour non funzionera’. Loro vogliono essere il primo partito ad emissioni zero, ma cosi’ rischiano realmente di battere un primato nella storia della politica: quello di diventare la prima rappresentanza a restare al verde. Viva Green”.