
L’Italia ce l’ha fatta. Il traguardo è importante: i mondiali di Ping Pong si disputeranno in Lombardia, fra Arcore, Castellanza e Casalpusterlengo. Il Ministro Brambilla lo sottolinea: “abbiamo battuto i cinesi. Il Paese è in palla. Sono orgogliosa di questo traguardo”. Del resto è con il ping pong continuo delle Riforme fra Governo e Parlamento che abbiamo convinto il resto del mondo di rappresentare il Paese ideale per questa competizione. Per Bersani “il ping pong è ormai nella testa degli italiani e, in questo senso, siamo ormai tutti cinesi”. “Francamente mi rimbalza” ha detto caustico il leader dell’IDV Antonio Di Pietro, “il Paese non è in palla ma vive con la palla al piede di Berlusconi”. I cinesi, che volevano ospitare la manifestazione a Nanchino, faranno ricorso presso la Federazione Internazionale. Secondo il Ministro dello Sport “gli italiani possono al massimo aspirare ai mondiali di bocce; il ping pong è nel DNA della loro politica ma non del loro popolo”. Per la decisione finale si prevede un ping pong fra la Federazione e il Comitato Olimpico. Chi vincerà?