Marchionne: “Sono io il rivoluzionario”. E gli trovano nella valigia santini di Trotsky e peli della barba di Marx

Marchionne crede nell’Italia? Non si direbbe. Nel pieno di uno scontro senza precedenti nella storia delle relazioni industriali, il leader di Fiat esterna, picconando il sistema Paese. “L’Italia e’ il Paese della conservazione ad oltranza.  Qui sono io il vero rivoluzionario, l’unico capace di ricreare il potere operaio”. Come credergli? Eppure, nel corso di un controllo a campione effettuato all’aeroporto di Milano  Malpensa, nella sua valigia sono stati trovati santini di Trotsky,  Che Guevara e perfino lanugine della barba di Carlo Marx messa sotto formalina. Berlusconi gli da’ ragione: “Anch’io a Villa Certosa nascondo le ceneri di Gramsci e una giacca di Enrico Berlinguer. Le reliquie dei comunisti sono in mano a chi vuole davvero cambiare le cose. Dopo aver pubblicato il libro nero del comunismo scrivero’ io quello rosso. Avanti tutta Sergio”.

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