A nulla vale chiamare i nostri fratelli italiani del Quirinale. La maestra Italia voleva fare gli auguri personalmente al Presidente ma lui non è presente. E’ per strada a festeggiare e a sventolare bandiere, bandierine e a stringere mani di politici banderuole e un pò mariuoli. L’Italia chiamò, ma nessuno si è stretto a coorte come nessuno ma proprio nessuno è pronto alla morte, per sua buona sorte. E Italia continua a chiamare. ma non sul cellulare che costa troppo e con i tagli alla scuola la maestra è rimasta sola. Siamo uniti come gli Stati Uniti? Pensiamo di no; con la Lega, un poco strega, che se ne infischia dei festeggiamenti e si rifugia in Val Padana perchè l’Italia in fondo è solo una puttana, che poi tutto frana con quei cortigiani vil razza marrana. Dunque l’Italia chiamò e nessuno rispose e l’Italia si è offesa, si è messa in attesa, lontana è la resa. Son tutti alla parata, anche Italia c’è andata e ha visto una fata un pò sgangherata. Guardava di sottecchi quei salamalecchi sfogliando almanacchi alzando poi i tacchi. Tornava a casa, faceva la spesa per sora Teresa, che restava in chiesa. Italia s’è desta che bella la testa che bella la chioma sul cielo di Roma. Poi chiama il Quirinale e l’emozione sale, il Presidente c’è e vuole proprio te. Italia chiamò e son pronte le torte, Italia è più forte, sconfigge la morte.
Disegno di Smog