
Gli italiani non vogliono partecipare alle ronde. Solo qualche ex poliziotto con la nostalgia dell’odore della strada avrebbe fornito il proprio nome alla Prefettura di Milano. Umberto Bossi è preoccupato: “C’è una domanda di sicurezza da parte dei cittadini. La partecipazione alle ronde dovrà quindi esser resa obbligatoria. Rastrelleremo le persone nelle case affinché ciò avvenga. Mio figlio Renzo è pronto a entrare in azione nelle scuole italiane, dove ci sono parecchi asini che potrebbero servire meglio la Padania”. Ma nel Governo non mancano le polemiche. Per Renato Brunetta, Ministro della Funzione Pubblica, “le ronde leghiste sono peggio dell’influenza A. Tutti la temono ma nessuno la prende sul serio”. E per Ferruccio Fazio Vice Ministro della Salute: “La febbre da ronda potrebbe essere molto contagiosa. Consigliamo alla popolazione di rimanere a casa”. Luca Zaia, Ministro dell’Agricoltura e probabile candidato per la presidenza del Veneto, avrebbe commentato: “In Veneto alle Ronde avrei preferito una bella tournée dei Rondò Veneziano, ma anche loro sembrano in via d’estinzione; nessuno sa dove siano”.