Esce al cinema Avariat. La risposta italiana ad Avatar di James Cameron

Avariat: da Ascoli Piceno con furore
Avariat: da Ascoli Piceno con furore

E’ noto che Il cinema italiano di serie B ha ispirato registi importanti fra i quali Quentin Tarantino. Oggi il cinema americano con la C maiuscola restituisce il favore. Sui nostri schermi arriva Avariat, la risposta italiana ad Avatar di James Cameron. Il film “Avariat c’è del marcio nelle Marche”, è ambientato ad Ascoli di Piceno dove il protagonista, Giacomo, è colpito da una grave forma di gotta per l’eccessivo consumo di ciauscolo, un salume tipico marchigiano, che si scopre essere avariato. Cammina cammina, a causa della sua menomazione molto lentamente (proprio come in una pellicola di Tarkovskij), l’uomo arriva sui Monti Sibillini dove delle ninfe lo accolgono guarendolo con una cura a base di olive ascolane. E’ un film poetico sull’innocenza perduta e una metafora sul cibo di cattiva qualità che arriva sulle nostre tavole. Il film, prodotto da Almaverde bio, è stato denunciato per pubblicità ingannevole all’Antitrust dall’Assica, l’associazione dei produttori di salumi. Un portavoce ha detto: “Questa pellicola dà un messaggio falso e tendenzioso sui nostri prodotti ,che sono controllati uno per uno nel rispetto delle più antiche tradizioni”. All’Assica si è unita la XXth Century Fox, che distribuisce Avatar: “Sembra che il film sarà distribuito nelle stesse multisala del nostro. Abbiamo chiesto di disporre il rinvio dell’uscita ad un momento successivo. Del resto la storia funzionerà meglio se i salumi saranno ben stagionati”. Il regista di Avariat, John John Bresaola, ha detto: “Al botteghino James Cameron se la dovrà vedere con me.  Se poi ci aggiungi che alla fine del  film Avariat, per vivere un’autentica esperienza in 3 D,  saranno serviti agli spettatori olive ascolane e un buon Verdicchio dei Castelli di Jesi, credo proprio che non ci sarà partita”