
Era dai tempi di “Ultimo tango a Parigi” di Bernardo Bertolucci, e dunque dal 1972, che la censura non si abbatteva con così forte virulenza sul mondo del cinema. All’epoca non si comprese nemmeno se il film fu sequestrato a causa dell’impiego della margarina contro natura o per le offese al clero. Ma oggi il Governo fa sul serio. Il Ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna ha richiesto il sequestro di due film: “A serious man” dei fratelli Cohen e “A single man” di Tom Ford. Il Ministro avrebbe definito queste due opere “come la prova che non esistono pari opportunità nel cinema. Dopo l’uscita del film “Uomini che odiano le donne” ho messo fra i miei obiettivi la lotta al maschilismo cinematografico. Spero che torni l’era di “Pretty Woman””. Sconcerto nel mondo politico. Anna Finocchiaro del PD ha detto: “Capisco che alla Carfagna sarebbe piaciuto il ruolo di protagonista in Pretty Woman e, certo, “A serious man” non parla di Silvio Berlusconi che ormai è un “Single Man”, ma questa censura sui titoli dei film a me pare assolutamente pretestuosa”. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta ha trovato una mediazione: “Il Governo produrrà un remake di “Un uomo e una donna”, l’unico film che potrà metter fine a questa situazione da “Donne sull’orlo di una crisi di nervi””.
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