
Silvio Berlusconi non ha preso bene la secessione finiana, ben più grave della sognata e mai realizzata secessione padana. Stamane a Palazzo Chigi ha convocato una conferenza stampa telegrafica: “Non ho mai dato del traditore a Fini. L’ho chiamato Giuda, che è un personaggio del Vangelo e del disegno divino. Ho chiamato il Santo Padre prima di usare quell’appellativo e lui mi ha autorizzato. Fini dovrebbe ringraziarmi”. Non si è fatta attendere la replica di Gian Franco Fini, che ha detto laconico: “Io non mi sono mai venduto per 30 denari come alcuni miei ex compagni di partito”. Il Ministro della Difesa è intervenuto tentando un’inutile conciliazione: “Intervengo a difesa di entrambi, ma ho mandato l’esercito sotto casa di Gian Franco perché la sua secessione è davvero anticostituzionale”. E sulla querelle è intervenuto anche l’epurato Italo Bocchino che ha detto: “Sono stato costretto a dimettermi ma non voglio avere un aspetto dimesso. Ho dato le dimissioni per farmi i muscoli. Da oggi invece che alla Camera andrò in palestra. Altro che Giuda: diventerò un Cristone. Poi seguirò le orme di Schwarzenegger, candidandomi come Governatore della Campania”.
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