
Dopo il successo de’ “Il Concerto” non poteva mancare un sequel all’incontrario. Berlusconi e Fini si sono finalmente incontrati, anche se soltanto in una fiction. “Lo sconcerto” esce nelle sale in questi giorni e registra in tempo reale lo stato d’animo degli elettori. Racconta le vite parallele di un operaio e di un imprenditore nell’Italia di oggi. Il primo perde il lavoro, il secondo chiude l’azienda; entrambi tentano un confronto inutile con il mondo politico e affrontano con dignità un destino da clochard. “Lo sconcerto” è stato riconosciuto film di interesse artistico e culturale. Il Ministro Bondi si è detto “sconcertato per la lucidità di Fini e Berlusconi nel leggere il disagio del Paese. Ora speriamo che si mettano d’accordo veramente”. L’opera, che si chiude con il Papa che canta l’inno nazionale italiano, rappresenterà l’Italia al Festival di Venezia. Il curatore della mostra del cinema Marco Muller ha dichiarato: “spero solo che Fini e Berlusconi non si presentino al Lido perché rischiano di essere linciati. Lo sconcerto è un film che riesce pienamente nell’intento di dare sui nervi allo spettatore”.