
Gianni Letta fischiatissimo all’inagurazione del Festival di Venezia. Qualcuno gli ha intimato di smetterla con il cinema al Governo, ma i più gli hanno detto esplicitamente di andare a casa e possibilmente non in quella di Scajola. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con la sua proverbiale faccia di bronzo, ha detto: “Non ho una passione particolare per l’home video, preferisco le sale e non capisco perché dovrei rimanere a casa a godermi il film”. Letta ha incontrato il Presidente della Giuria Quentin Tarantino, che gli ha illustrato la trama del suo nuovo film “Kill Silvio” in cui una giovane sedotta ed abbandonata dal nostro Presidente del Consiglio uccide uno ad uno tutti i suoi fidi collaboratori, da Bonaiuti a Bondi e allo stesso Letta prima dello scontro finale con Berlusconi. “Logico che il mio film non uscirà in Italia, ma ho promesso a Letta che se va a casa gli regalerò una copia privata in Blu Ray”. Capita l’antifona Letta se l’è data a gambe. Sembra poi che a casa abbia rivisto con la moglie il film con Alberto Sordi “Tutti a casa”. Ma ci arriverà davvero il Governo all’8 settembre?