Idea geniale quella venuta in mente al nostro Premier, non c’è che dire. Silvio Berlusconi rinuncia al lodo Alfano e di certo lui sa il perché. “La legge si applica agli uomini e non ai superuomini. Io faccio parte della seconda categoria. Dunque neanche la Costituzione mi riguarda” ha detto il Cavaliere da Arcore. Esulta il Popolo delle Libertà. E dinanzi al princeps legibus solutus non c’è più niente da fare. Ma nascono altre idee per farla franca. Così Francesco Storace, condannato per le sue brillanti azioni sull’anagrafe elettronica della Regione Lazio, si definisce subumano. “Anch’io pertanto non sono imputabile”; ma qualcuno gli ha ricordato che in tal modo non sarebbe nemmeno più candidabile. Per Antonio Di Pietro “se Berlusconi è un superuomo noi siamo dei superoi e lo sconfiggeremo”. Ma sembra che, dopo tante assurdità, in Germania, al cimitero parrocchiale di Rochen, Friedrich Nietzsche si sia più volte rivoltato nella tomba. Qualcuno avrebbe sentito la sua anima mormorare: “Di Pietro no per pietà. Lui proprio no”.
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