La deflagrazione economica ha reso il quadro generale davvero molto incerto.
Ogni giorno assistiamo a fallimenti, licenziamenti, chiusure; tutto sembra andar male e l’ottimismo e’ l’ultimo baluardo contro la crisi. La legge di stabilita’ voluta dall’Europa e’ un ossimoro e un’llusione poiche’ nulla e’ stabile. soprattutto da noi in Italia. E’ per questo che Napolitano l’ha ritenuta incostituzionale. “Non posso firmare una legge che parla dell’inesistente” ha detto il Capo dello Stato. “Napolitano e’ affetto da instabilita’ neuronale” ha tuonato Tremonti da via XX settembre. “E’ evidente che in un mondo incerto l’unica cosa stabile e’ proprio l’instabilita’, e per questo non ne farei una questione meramente tassonomica”. Certo il documento di programmazione economico- finanziaria trasmesso al Quirinale era illeggibile, con troppi segni meno e nessun piu’. Mio, patria e famiglia: e’ questo il nuovo motto del Ministro dell’Economia che, vistosi Premier in pectore, ha snocciolato numeri ed equazioni incomprensibili ai tecnici di Napolitano. “Altro che lodo Alfano” ha dichiarato un Consigliere; “questa legge di stabilita’ e’ una sentenza che condanna a morte il bilancio dello Stato; in quanto tale e’ contraria alla nostra Costituzione”.