Con la vittoria del si ai due referendum sulla privatizzazione dell’acqua il nostro Governo ha da oggi un compito mica da ridere. Dovra’ fare e distribuire acqua, cosa non scontata in tempi di siccita’. Ma se guardiamo agli ultimi tre anni, ovvero da quando e’ in carica, notiamo che lo stesso Governo non ha fatto altro che fare acqua. Oggi una valanga d’acqua ha travolto il Titanic, ma l’esecutivo, complice Apicella, intende continuare a suonare la stessa musica. L’opposizione gongola, cavalcando il dissenso della gente che non ne piu’ di vedere il Paese immobile solo perche’ per Berlusconi la donna deve essere mobile, ora e per sempre. Ma non siamo certi che, col prossimo giro della ruota della fortuna, il PD sia in grado di far andare la nave. I problemi interni alla sinistra non mancano mai e con Vendola e’ assicurata una bella girandola. Vorremmo non piu’ vedere nascere gruppi parlamentari dal nulla e che la politica fosse davvero piu’ responsabile. C’e’ una rivoluzione non tanto silenziosa in Italia; speriamo che essa sia anche vera e non riporti in auge soltanto personaggi sul viale del tramonto. Per questo auspichiamo tutti che l’acqua non serva soltanto per assistere al loro canto del cigno.