
Camere chiuse per due settimane in attesa del voto di fiducia, previsto per il 14 dicembre. Ma al Senato il Presidente Schifani, imbeccato dal Premier, ha avuto un’idea brillante: organizzare Miss Parlamento. Mancava è vero solo questa competizione per trasformare la nostra politica in uno show business. Sfileranno tutte: dalla Finocchiaro alla Bindi alla Sbarbati; tutto il firmamento della nostra politica in gonnella, in barba ai proclami di dignità dei sessi e delle quote rosa. Per la dimissionaria Carfagna “occorrerebbe organizzare la competizione anche al maschile, proprio per dare, nella circostanza, pari opportunità agli uomini”. Ma Gasparri taglia corto: “che vinca una donna del PDL altrimenti si va ad elezioni, e candideremo Premier la Brambilla”. La Lega è in forte imbarazzo per mancanza di una candidata di peso e, proprio per questo, intende presentare la moglie di Borghezio, che però non è parlamentare. Il PD riconosce il valore di questa competizione: “Chi vincerà Miss Parlamento sarà candidata direttamente alle primarie”. Critico Nichi Vendola di Sinistra, Ecologia e Libertà: “Dovrebbero concorrere anche le impiegate e le commesse del Parlamento”. E Berlusconi gongola: “Con Miss Parlamento diamo un pò di ossigeno alla legislatura e facciamo capire agli italiani quanto un ricambio generazionale al femminile sia assolutamente indispensabile. E’ uno dei tanti motivi per andare al voto”.
Foto di Nicolò Caranti tratta da www.flickr.com
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