
Angelino Alfano scrive al Premier, manifestando la sua volonta’ di rimanere Ministro della Giustizia. Di andare al PDL non e’ di sicuro entusiasta. Vediamo perche’ in questa lettera.
Caro Presidente
ti saro’ grato sempre per questa tua idea di affidarmi la segreteria, ma di segreti io non ne ho da custodire al contrario di Verdini, che ho visto verde di rabbia malgrado gli anni non piu’ verdissimi. Ma e’ tempo di dire la verita’, perche’ non e’ tempo di morire. Non essendo il sottoscritto un tuo replicante egli non vuole neppure replicare tutti i tuoi errori ad personam, tutte quelle riforme senza forma che sarebbe stato di gran lunga meglio parlar di forme a te piu’ congeniali. Il PDL e’ politicamente inesistente e affinche’ tu non diventi il Cavaliere inesistente occorrerebbe una fase ricostituente con la Prestigiacomo che resta all’Ambiente. Perche’ l’ambiente dei La Russa, Gasparri e Matteoli non preserva di sicuro la biodiversita’ necessaria al partito. Io che credo nella genetica e nell’evoluzione attenderei tempi darwinisticamente piu’ maturi dove diventeremo giraffe per raccogliere i frutti di una visione dall’alto. Attendo dunque una tua disinvestitura ufficiale dal palazzo della Fininvest dopo aver confabulato con Confalonieri. Ti dico anche che ho fiuto per un gran rifiuto perche’ in questo partito ci sono troppi rifiuti speciali e anche Bertolaso, benche’ massaggiato, ha fatto il suo tempo. E poi c’e’ Bersani che bussa alla porta per un mio trionfale ingresso nel PD, la vera casa dei moderati senza un moderatore ne’ un leader ne’ un progetto. Non te lo avevo forse gia’ detto?