Manovra. Berlusconi: “Macché maxiemendamento, qui ci vuole un Craxiemendamento”. Accordo con Obama per BP.

Berlusconi ha trovato il petrolio e canta "Oil is in the air"
Berlusconi ha trovato il petrolio e canta "Oil is in the air"

Il Cavaliere è scatenato. Non ce la fa più a reggere l’onda d’urto degli attacchi della magistratura. E deve chiudere la manovra, farlo in fretta, prima che la maggioranza si sfaldi. “Non basterà il maxiemendamento. Qui ci vuole un Craxiemendamento; con Bettino tutto sarebbe passato liscio. Quando c’era lui caro lei”. Berlusconi è preoccupato per le uscite di Tremonti sull‘austerity. “E’ roba da crisi petrolifera degli anni ’70. Non si può più parlare così perché gli elettori mi si stressano”. Silvio ha poi tirato fuori dal cilindro una delle sue idee geniali. “Ho fatto un sogno stanotte; mi sono svegliato e ho chiamato subito Obama. Manderemo l’ENI a raccogliere il petrolio della BP, arrestando la marea nera e rivendendo il greggio sui mercati internazionali. Obama si è trovato d’accordo e ha disposto un esproprio della piattaforma appaltandola alla nostra azienda energetica. Sono un genio anche della geopolitica. Lo slogan sarà ispirato a Madonna: Italians do it better”.

Scandalo Sarkozy: “Attaccano le mie riforme e le forme di mia moglie”

Sarkozy vuol vendere l'Eliseo ma non sa che voglio buttarlo dalla torre
Sarkozy vuol vendere l'Eliseo ma non sa che vogliono buttarlo dalla torre

Sarko non ci sta. Non avrebbe preso soldi dai magnati Bettencourt. E rilascia un’intervista  in cui fa outing su tante cose. “Vogliono trasformare la mia riforma delle pensioni in una riforma delle tensioni. Ho visto la Bettencourt due o tre volte in 17 anni, più tre che due ma sempre meno di quattro. L’Eliseo sta diventando un inferno. Non vogliono le riforme e allora attaccano le forme di mia moglie. Ora dicono che si è rifatta con i soldi della Bettencourt. Invece l’ho pagato io il conto, e tanto salato che stavamo per divorziare. Invito tutti a ritrovare la ragione e ad occuparsi dei veri problemi della Francia. Nessuno parla più ad esempio della Nazionale di calcio. Vi sembra normale? A me no. Farò causa a Domenech”. L’opposizione chiede le dimissioni e il Presidente replica: “Dimissioni no dismissioni si. Credo che l’Eliseo sia troppo costoso e vada venduto ai privati. Io posso trasferirmi alla Défense dove finalmente potrò difenderemi con l’aiuto di mio figlio. Alla vigilia del 14 luglio non vorrei proprio che l’Eliseo diventi una nuova Bastiglia”.

Esce il libro “Io non lavoro”. Brunetta ne chiede il ritiro dal commercio. I politici: “Perché non parla di noi?”

Io non lavoro ritirato dal commercio? Intercettava troppo i favori del pubblico?
Io non lavoro ritirato dal commercio? Intercettava troppo i favori del pubblico?

Esce “Io non lavoro”, un libro scritto a quattro mani da Serena Bortone e Mariano Cirino, un instant book senza precedenti su quelli che non fanno nulla non solo per un istante ma per tutta la vita.  Sul saggio  si sono abbattuti gli strali del Ministro Brunetta: “Ho chiesto il ritiro dal commercio di un testo che sublima il fancazzismo”. Ma in Parlamento l’opinione dei più è dissonante. “Sono incazzato perché non si parla di me” avrebbe detto un senatore arcinoto per la sua indolenza.  Altri politici hanno dichiarato all’unisono: “Il nostro fare un tubo è profondamente faticoso. Fare finta di lavorare richiede energie sovrumane. Sarebbe ora di ammetterlo che nessuno fa nulla qui così da farlo serenamente”. I due autori del libro invece hanno sussurrato a tempografico: “Abbiamo lavorato giorno e notte per parlare di coloro che non fanno nulla. Da oggi facciamo parte dell’Italia dei paradossi e abbiamo deciso di fondare la CGIP (Confederazione Generale Italiana dei Parassiti). Anche chi sceglie di non avere un lavoro dovrà essere tutelato”.

G8: qui il giocattolo si è rotto. Da oggi si chiamerà G sotto, il vertice della paura.

L'operazione G 8 ormai puzza. Perché non chiamarla G sotto?
L'operazione G 8 ormai puzza. Perché non chiamarla G sotto?

Al G 8 si è deciso poco o nulla come sempre. Il giocattolo si è rotto o forse non ha mai funzionato. Baci e abbracci a volontà, con Obama che scherza con Berlusconi e la Merkel corteggiata da Sarkozy. Nessuno sa dove va il mondo, ma sa appena che esso è tondo. Ma il quadro però non è tondo se l’Iran  impoverisce le persone e arricchisce l’uranio, e il problema della Palestina non è ancora risolto. Anche sulle banche non c’è accordo, ma come potrebbe esserci se chi decide di soldi in banca ne tiene più di un forziere? In realtà è stato il G 8 della paura. Paura di non andare avanti, paura di non capire, paura del vuoto politico pneumatico. I nostri governanti allora siano onesti: visto che se le fanno sotto chiamino il prossimo vertice G sotto. La gente capirà e magari sarà anche solidale.

Lippi: “Allenerò la Lazio e si chiamerà Lazionale. Lotito ha l’otite, ma con me ci sentirà”

Lippi allenerà la Lazionale: volemose bene
Lippi allenerà la Lazionale: volemose bene

Lippi distrutto dopo il mucchio slovacco? Per nulla. Marcellino pane e vino è alla caccia di nuovi contratti e spunta l’ipotesi Lazio. La squadra di Lotito non soffre più Reja, che ha già un accordo con la Slovacchia. “La Lazio? La chiamerete Lazionale perché voglio portarci Cannavaro, Gattuso e Iaquinta. Poi, per dargli una spina dorsale, ci aggiungerò Buffon. Stendardo lo abbiamo già e punterò molto su Brocchi e i suoi fratelli” ha dichiarato Lippi, rientrato a Roma nella notte. “So che Lotito ha l’otite e che soffrono le sue trombe di Eustachio, ma in Sudafrica ho comprato un migliaio di vuvuzuela dai vucumprà e speriamo quindi che mi possa ascoltare”. Lotito si è chiuso in silenzio stampa. Per la Lazio ha parlato Rocchi: “Lippi? Ha fatto una figuraccia mondiale, ma tanto noi non giocheremo in Champions. E l’idea della Lazionale a me sembra geniale; speriamo solo che Cannavaro inizi dalla panchina”.

Mondiali: l’Italia è lenta. E meno male che arriva la Slowvacchia

Tifose slovacche al passo di danza
Tifose slovacche al passo di danza

L’Italia di Lippi è a scartamento ridotto. La squadra è stanca, lenta e spesso le idee mancano. Ma ora arriva la Slowvacchia, la squadra al ralenti per definizione e il film potrebbe cambiare. Qualcuno parla già di una partita alla moviola, di sfida al passo di walzer ricordando l’impero austro-ungarico. Avanti adagio allora con Cannavaro che chiede ai cronisti di non correre troppo con la fantasia perché il sogno potrebbe presto finire. Slow Food inneggia a questo confronto e offirirà, nell’intervallo e nelle pause per le sostituzioni, del lardo di Colonnata, al fine contribuire all’aumento del tasso di colesterolo più che di quello tecnico. Lippi è nervoso ma se la prende comoda: “La velocità sta logorando questo mondiale. Chi va piano va sano e va lontano; e noi andremo lontano da qui; vogliamo tutti tornare a casa”.

Immagine tratta da www.flickr.com

Ai mondiali gli italiani hanno un diavolo per Capello. Anche gli inglesi.

La proposta di Capello di tornare alla caccia la volpe è rimasta deserta. E Rommel non era inglese
La proposta di Capello di tornare alla caccia la volpe è rimasta deserta. E Rommel non era inglese

Capello consiglia agli inglesi di tornare alla caccia alla Volpe. Non sappiamo se questa affermazione sia molto furba ma di certo suggestiva; piacerà molto al principe Carlo. Luigi Simonetta ci parla di pallone, colonialismo, Albione e polenta friulana; buona parte dello scibile umano quindi.

Propaganda Fide e le case ai politici. “Li volevamo tutti casa e chiesa e non casa chiusa”

Ecco una delle poche case romane che non è di proprietà del Vaticano
Ecco una delle poche case romane che non è di proprietà del Vaticano

In Vaticano sono amareggiati per l’avviso di garanzia al Cardinale Sepe, sospettato di corruzione. Secondo un portavoce anonimo di Piazza San Pietro “la dazione di case faceva parte di un piano di rigenerazione morale dei politici. Volevamo togliergli dalle case chiuse e farli diventare tutte persone casa e chiesa”. L’intento era di certo lodevole, visto il proliferare della prostituzione fra i frequentatori abituali di Camera e Senato, ma c’era bisogno di dare le case quando già esisteva la Casa della Libertà in cui tutti potevano essere accolti? Perché allora non creare alla luce del sole una Caritas de Luxe per tutti quei politici in trasferta e scioperati, accogliendogli in un refettorio per servirgli caviale e champagne ed educarli magari con la Messa in Si Minore di Bach o il Messia di Haendel? Troppa misericordia davvero per chi ha cuore solo per sé stesso e disconosce il significato di democrazia (ma poi è ma davvero esistito il Partito Democratico?), di cui però spesso si riempie la bocca.

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Obama: “La marea nera e’ l’11 settembre dell’ambiente, la BP mente e io ho qualcosa in mente”.

In Italia le cose vanno storte malgrado la Piazza dei Miracoli
In Italia le cose vanno storte malgrado la Piazza dei Miracoli

Obama e’ chiarissimo e colpisce il bersaglio grosso. “La marea nera e’ l’11 settembre dell’ambiente mentre la BP mente e io ho qualcosa in mente”. Nessuno conosce il pensiero del Presidente e buon per lui. Negli USA ci sono fughe di petrolio, in Italia invece solo fughe di notizie, una marea di fatti neri che nessuno riesce a chiarire. E se qualcuno vede nero per il futuro del nostro Paese, noi andremo avanti anche nella fuliggine. L”Inghilterra ha la BP e noi la loggia BP2. E’ essa ad inquinare la verita’ con macchinazioni oscure; ora non vuole piu’ consentire nemmeno le intercettazioni ambientali, non solo quelle telefoniche. E’ questo il nostro 11 settembre, anche se la torre di Pisa e’ ancora in piedi  seppur sghemba, visto che le cose da noi vanno sempre un po’ storte. Speriamo dunque in una miglior sorte perche’ dell’Italia proprio non vogliamo la morte.

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Mondiali: attaccante della Corea convocato come portiere. Il tecnico: “A me serviva solo per la parata”

Iniziano i mondiali e se qualcuno dirà che sono una palla avrà ragione
Iniziano i mondiali e se qualcuno dirà che sono una palla avrà ragione

L’attacante sudcoreano Won è stato erroneamente convocato come portiere dal suo allenatore. Ora potrà giocare solo fra i pali. Il CT ha dichiarato: “Mi serviva per la parata di presentazione e non per parare. Ci deve esser stato un malinteso”. La nostra nazionale si prepara al processo opposto. Lippi intende far giocare Buffon in attacco, cambiando correttamente il nome in Jolly. E in porta non ci mette proprio nessuno: “Così se perdiamo nessuno potrà dire nulla, nemmeno Polifemo”.  Que Viva Mexico.

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