In Svizzera arriva l’avvocato per i cani. I suoi clienti? Non solo attori

In Svizzera presto una tutela anche pe il French Can Can
In Svizzera presto una tutela anche pe il French Can Can

Secondo Scott Fitzgerald “la Svizzera è un Paese dove poche cose hanno inizio e molte hanno fine”. Ma questa volta lo scrittore americano è stato smentito. E’ prevista a breve una consultazione pubblica su una legge che istituirà il difensore civico dei cani, un funzionario dello Stato che avrà il compito di difendere gli amici degli uomini dai maltrattamenti. Esalta il sindacato elvetico degli attori. “Finalmente una tutela per la maggior parte dei nostri associati” ha dichiarato un portavoce. Ma i clienti dell’avvocato dei cani non saranno solo attori. Ci saranno cani veri e poi: carabinieri che hanno fatto causa al cane della loro pistola, padroni che hanno ingerito per errore scatolette per cani, tutti gli abitanti di Canicattì (che, nella circostanza, godrà del beneficio dell’extraterritorialità) e, andando avanti, cani di peluche, Cangrande della Scala, Gengis Khan, Elias Canetti e Jacques Offenbach, compositore del French Can Can (questi ultimi tre anche se defunti). Per preparare l’opinione pubblica sono state organizzate delle proiezioni di film nelle piazze delle principali città svizzere: da “Quel pomeriggio di un giorno da cani” a “Cane di Paglia”, entrambi con Al Canino; da “Beverly Hills chihuahua” a “Torna a casa Lassie”, perché anche i bambini sono stati ammessi a questo importante plebiscito.

foto di lu lu tratta da www.flickr.com

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Berlusconi: “I magistrati sono dei talebani”. E gli USA bombardano il Palazzo di Giustizia di Milano.

Gli aerei che bombardano Milano provengono da Lichtenstein
Gli aerei che bombardano Milano provengono dal Lichtenstein

“Sono solo dei talebani”. Questa l’espressione lapidaria impiegata dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per attribuire un carattere alla magistratura italiana.  L’eco delle parole di Berlusconi è stato raccolto direttamente al Pentagono, che ha provveduto ad inviare una missione aerea per colpire nella notte il palazzo di Giustizia di Milano. Il Ministro della Difesa Robert Gates ha dichiarato: “Abbiamo anche scoperto che la procura di Milano era gemellata con quella di Kabul e di Herat ed agito quindi in piena coscienza di essere nel giusto. La sovranità italiana? C’era il pieno consenso di Berlusconi e del Ministro della Difesa La Russa”. Intervistato da tempografico Berlusconi ha dichiarato: “Dare i magistrati in pashtun degli americani era il mio sogno segreto di sempre. Sono loro che mi hanno dichiarato guerra fuori dai limiti previsti dalla nostra Costituzione. Gates aveva tutte le ragioni del mondo per intervenire”.  Il CSM ha chiesto il ritiro del premio Nobel per la pace a Obama. Non ci sono state vittime nel raid aereo, ma tutte le carte dei processi a Berlusconi sono andate in fiamme e l’archivio informatico è letteralmente esploso. Il leader del PD Bersani deplora l’attacco statunitense e dichiara: “Obama sappia che a Villa Certosa stanno arricchendo uranio per conto dell’Iran. E’ il frutto di un accordo segreto fra Berlusconi e Putin. Bisogna intervenire subito”.

Immagine di un’opera di Roy Lichtenstein tratta da www.flickr.com

Il Ministro Gelmini: “Gli studenti devono conoscere il nucleare. Presto gita scolastica obbligatoria in Iran”

La mia classe ad Hiroshima?
La classe dei nostri figli in gita ad Hiroshima?

Maria Stella Gelmini è da sempre impegnata nella promozione di un dibattito sull’Italia del fare. Anche se consapevole che c’è di mezzo il mare, la Gelmini ha proposto di condividere con gli studenti delle medie alcuni temi caldi: dal testamento biologico alla fecondazione assistita, dalle biotecnologie al nucleare. “I giovani devono conoscere il nucleare” ha dichiarato il Ministro per la Pubblica Istruzione. “Per questo ho parlato con l’ayatollah Khamenei e, dopo averlo costretto a recitare un Ave Maria, l’ho convinto sul progetto di organizzare gite scolastiche in Iran per studiare l’energia nucleare” ha concluso. La notizia bomba è arrivata in un battibaleno nel Transatlantico di Montecitorio, innescando una feroce polemica. Per Di Pietro, leader dell’Italia dei Valori, “sarebbe più educativo portarli ad Hiroshima, così oltre agli effetti del nucleare i nostri studenti imparerebbero anche a mangiare del buon sushi e sashimi”.  Per Bersani “quest’idea dell’Iran è il testamento biologico dell’Italia”. Ma il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi difende la sua Ministra e dice: “L’Iran è un Paese che non conosce crisi economica. Lì si arricchisce perfino l’uranio. Ne ho parlato con Scajola e Tremonti.  Da oggi il nucleare è ancora di più una nostra priorità”.

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Ribbentrop e Molotov avevano una relazione. Così fu firmato il patto di non aggressione fra Germania e URSS nel 1939. Poi la rottura e la guerra.

Patto Ribbentrop Moltov. Non aggressione o amore?
Patto Ribbentrop Moltov. Non aggressione o amore?

La Storia con la S maiuscola a volte fa brutti scherzi. Dagli archivi sovietici spunta fuori una notizia esplosiva. Altro che bomba Molotov! A pensarci bene ci si accappona la pelle. Il patto di non aggressione firmato il 23 agosto del 1939 fra la Germania nazista e l’Unione Sovietica – meglio conosciuto con il nome dei due Ministri degli Esteri Ribbentrop e Molotov – non fu semplicemente un accordo per la definizione delle rispettive sfere di influenza. Esso fu invece solo il frutto di una relazione fra Joachim Von Ribbentrop e Viaceslav Molotov. Come la Storia insegna, il patto fu rotto dai nazisti con l’operazione Barbarossa ovverosia l’invasione della Russia nel giugno del 1941. Si è saputo così che anche la guerra coincise con la rottura della love affair fra i due Ministri degli Esteri. La Storia è quindi davvero nelle mani di pochi individui? Il Ministro degli Esteri italiano Franco Frattini ha voluto commentare la notizia: “Non ci credo. Sono certo che adesso qualcuno parlerà allo stesso modo di Berlusconi e Gheddafi. Fa bene allora la Libia a sospendere gli ingressi dai Paesi Schengen”. E sull’idillio Ribbetrop Molotov è voluto intervenire anche il transgender Vladimir Luxuria: “Vero o non vero è tuttavia lapalissiano che questa rivelazione storica dimostra come solo con l’amore fra gli uomini si può mantenere la pace”. In serata è arrivato un commento del nostro Primo Ministro. Berlusconi ha detto: “Piuttosto che esser tacciato di esser omosessuale sarei disposto a sedurre perfino Angela Merkel. Credo proprio che lo farò nel corso del prossimo G 8”.

Foto di Ben Jarman tratta da www.flickr.com

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E’ morto Morrison, inventore del frisbee. Piange Berlusconi: “Lo tiravo in testa a Confalonieri”

Attenzione Frisbees: il pannello è da ieri all'ingresso della Camera dei Deputati
Attenzione Frisbees: il pannello è da ieri all'ingresso della Camera dei Deputati

Walter Morrison, inventore del frisbee, è deceduto all’età di 90 anni. Il geniale statunitense impose in tutto il mondo la moda del disco volante di plastica alla fine degli anni ’50. In lutto il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: “Giocavo a frisbee con i miei collaboratori per scaricare la tensione. Chissà quante volte l’ho tirato in testa a Fedele Confalonieri!” ha dichiarato il Premier durante la consueta conferenza stampa a Palazzo Chigi. Adesso da Boniauti a Gianni Letta, da Alfano a Cicchitto, tutti gli uomini di Silvio giocano a frisbee. Il Presidente della Camera Gian Franco Fini ha dovuto sospendere ieri una seduta per eccessivo traffico di frisbee. “Grazie al frisbee voliamo alto ” ha dichiarato Gaetano Quagliarello, vice capogruppo al Senato del PDL. Ma l’opposizione non ci sta e ha già adottato la sua controffensiva. “Con il cubo di Rubik persino Di Pietro apparirà intelligente” ha detto il leader del PD Pier Luigi Bersani. E Di Pietro ha subito replicato: “E’ Bersani che non capisce un cubo”. Il medico del PD Ignazio Marino si è ribellato e, dai banchi della Camera, la sua minoranza si è messa a giocare a “L’Allegro chirurgo”. Ma anche la Lega ha voluto prendere le distanze dal PDL: “Ma quale frisbee!” ha detto Umberto Bossi “Berlusconi ha sempre e soltanto giocato a Monopoli. Noi della Lega invece giocheremo solo con il Lego”.

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Non più riscaldamento globale. Entriamo nell’era del Global Warning. Quando l’attacco di panico è globale

Nell'era del Global Warning è d'uopo stare in campana
Nell'era del Global Warning è d'uopo stare in campana

Finisce l’era del Global Warming. Il riscaldamento globale infatti non è più credibile. Fa freddo dappertutto, l’inverno morde in ogni dove e gli ambientalisti non parlano più di emissioni di anidride carbonica proprio per non aprire bocca e dargli fiato. Ma le cattive notizie hanno sempre la meglio, il catastrofismo ha conquistato i principali tabloid globali. E adesso si comincia a parlare seriamente di Global Warning. In Italia è stata varata la campagna “Stai in campana”, in collaborazione con l’Associazione Italiana Sagrestani; un invito ad un’attenzione maggiore in casa come fuori contro pericoli e diavolerie varie. In Inghilterra il principe Carlo ha lanciato un’iniziativa chiamata “Behave yourself” (comportati bene), ma poi si è accorto che essa era rivolta principalmente a se stesso e al suo essere un autentico pericolo pubblico. Nicolas Sarkozy ha dato il suo contributo contro il Global Warning in uno spot in cui, novello Parsifal, si salva dal pericolo rappresentato dalla sua ex moglie Cecilia e giura eterna fedeltà alla Bruni. Sono poi crescita nel mondo intero gli attacchi di panico. L’ultimo stamattina in Senato nel corso delle votazioni del decreto milleproroghe:  il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Luca Zaia, in un empito di isterismo, ha lanciato un intero vagone di radicchio trevigiano sui banchi dell’opposizione. La risposta non si è fatta attendere: Nicodemo Oliveiro, capogruppo PD in Commissione Agricoltura, ha scagliato contro il Ministro una gragnuola di ananas il cui import era stato recentemente vietato dallo stesso Zaia. Il Ministro, spaventato, è fuggito rifugiandosi sulle banchine del Tevere, dove è stato apostrofato da un gruppo di barboni.

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Alinghi e Oracle. Rissa fra gli equipaggi. E la Coppa America affonda nelle acque di Valencia. Divorata da uno squalo?

La coppa America finita in bocca alla squalo?
La coppa America finita in bocca alla squalo?

Una rissa senza precedenti fra gli equipaggi di Alinghi e Oracle è avvenuta a Valencia proprio prima della gara che assegnerà la prestigiosa coppa America.  Un portavoce di Alinghi – il club detentore del trofeo guidato da Ernesto Bertarelli – ha riferito che, nel corso della rissa, la famosa insalatiera di mare è finita nelle acque di Valencia inabissandosi.  Sono in corso le ricerche e i somozzatori hanno avvertito la capitaneria di porto della presenza di un grande squalo bianco che della coppa potrebbe aver fatto un sol boccone. Bertarelli è ora in trattative per acquistare la coppa Davis e metterla al posto della coppa America, ma a più di qualcuno questa è parsa un’autentica strambata. “Odio il tennis” ha dichiarato Larry Ellison, presidente di Oracle “e questa competizione di certo non si svolge nel mar degli Agassi”. Bertarelli, sorpreso a mangiare un panino con la coppa, avrebbe detto: “meglio il panino con la coppa che la coppa venga soppressata”. In serata è tornata la calma piatta, la gara è stata dunque rinviata, ma i due patron sono parsi due mari in tempesta e hanno continuato ad insultarsi per ore sulla banchina.

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Armi USA a Taiwan. Crisi con la Cina. Ma sono solo pistole ad acqua. Protesta Greenpeace

Gli USA: a Taiwan pistole ad acqua per la pace
Gli USA: a Taiwan pistole ad acqua per la pace

Gli USA e la Cina sono ai ferri corti. Altro che G2. La contesa è sempre su Taiwan, la Repubblica separatista cinese formatasi sull’isola di Formosa a seguito della vittoria di Mao Zedong nel 1949 sul partito nazionalista (Kuomintang) di Chiang Kai-shek e il conseguente avvento del comunismo in Cina. Secondo il Premier Ju Jintao gli USA avrebbero venduto armi agli odiati taiwanesi per 6,4 miliardi di dollari. Ora i cinesi minacciano sanzioni e l’interruzione dei rapporti militari con gli Stati Uniti. Obama è stato svegliato nel corso della notte per rilasciare una dichiarazione distensiva. E il Ministro della Difesa Robert Gates gli ha riferito che la storia delle armi a Taiwan sarebbe una balla colossale. Gli USA avrebbero infatti esportato soltanto pistole ad acqua a Formosa e per soli 6,4 milioni di dollari. Ma la Cina non ci crede. “A nulla serve ora gettare acqua sul fuoco” ha detto un portavoce del Governo. Piovono poi sugli USA le critiche di Greenpeace. L’associazione ambientalista sostiene che “la fabbricazione di pistole ad acqua in tempi di siccità e cambiamenti climatici è un crimine contro l’umanità”. Obama ha dichiarato: “Abbiamo licenziato gli interpreti dell’ambasciata a Pechino. Hanno tradotto male il rapporto del nostro ufficio commerciale. Confermo che abbiamo esportato solo pistole ad acqua e ai cinesi dico: mettete dei fiori nei vostri cannoni”. E Silvio Berlusconi da Roma ha commentato: “Taiwan? Preferisco chiarmarla Formosa. La pistola ad acqua è una grande idea commerciale. Ne parlerò con il Ministro dello Sviluppo Economico Scajola. Le armi Beretta sono in crisi e questa potrebbe essere una soluzione esplosiva per il rilancio”.

Immagine di Nico Cavallotto tratta da www.flickr.com

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Obama: “La priorità è creare lavoro. Altrimenti cosa farò fra tre anni?”

The magical Obama tour
The magical Obama tour

Un discorso a tutto tondo del Presidente Obama allo Stato dell’Unione di Washington davanti a parlamentari sempre più increduli sulle idee confuse di Barack. “La priorità è creare lavoro” ha detto il Presidente USA piuttosto teso, “altrimenti fra tre anni cosa farò da disoccupato?”. Dopo questa dichiarazione, l’indice di popolarità del Presidente ha guadagnato diversi punti. Agli americani piace proprio il fatto che Obama si veda già in fuori gioco per le prossime elezioni. Esultano i repubblicani che, dopo la vittoria nel Massachussets, pregustano nuove debacle  e chiamano il Presidente con un nuovo nomignolo:  Baracle. Ci sono grossi problemi anche sulla riforma della Sanità. Su quest’ultimo capitolo Obama ha messo il cerotto alla bocca dei suoi collaboratori, promettendogli però che gli verrà rimborsato dal Servizio Sanitario. Il Presidente ha anche garantito ai suoi elettori che verranno pagati i farmaci per tutti i mal di fegato causati dai suoi 13 mesi di presidenza.  “Se non riuscirò a fare la riforma della sanità ho già una via d’uscita onorevole” ha concluso Obama; “proporrò al Papa la riforma della santità; un corsia preferenziale verso la beatificazione per tutti quegli americani che hanno perso la vita perché non potevano pagarsi le cure: Santi subito”.  Sulla proposta la Santa Sede si è chiusa in un silenzio eloquente.

Foto di C4Chaos tratta da www.flickr.com

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Inghilterra, Crisi Labour: per le elezioni Gordon Brown diventa Gordon Green. Il leader dei Conservatori Cameron: “Un partito ad emissioni zero e voti anche”

Svolta Green di Brown per le elezioni Inglesi
Svolta Green di Brown per le elezioni Inglesi

La crisi del Labour Party in Inghilterra e’ profonda. Dall’avvento di Gordon Brown, succeduto come Primo Ministro al quasi intramontabile Tony Blair, la perdita di consensi e’ stata davvero consistente. E Brown ieri ha tirato fuori dal cappello una stravaganza degna del suo nome. “L’ambiente e’ il nostro nuovo motto. Nel partito non si respira un’aria salutare e abbiamo tutti necessita’ di rinverdire il nostro aspetto” ha dichiarato il Premier inglese alla stampa aggiungendo che “prima delle elezioni un cambio di nome del partito non e’ possibile; ed e’ per questo che il nome lo cambio io. Da Brown a Green per la salute e l’ambiente”. Reazioni confuse all’interno del Labour, dove un esponente che ha voluto rimanere anonimo ha parlato di “una situazione preoccupante, dove Brown vede l’erba del vicino sempre piu’ verde e ormai parla solo di quella; speriamo che almeno non la fumi”. Il Principe Carlo ha difeso Brown e ha detto: “Questa svolta verde del Labour mi trova d’accordo. Di lavoratori in questo Paese ce ne sono sempre meno e spero che Gordon Green sia d’accordo nel restituire queste braccia all’agricoltura biologica, magari partendo proprio dai miei possedimenti”. Per David Cameron, leader dei Conservatori, “quest’operazione di cosmesi elettorale del Labour non funzionera’. Loro vogliono essere il primo partito ad emissioni zero, ma cosi’ rischiano realmente di battere un primato nella storia della politica: quello di diventare la prima rappresentanza a restare al verde. Viva Green”.