
Nessuno può mettere in dubbio che Berlusconi sia ricco. Ma che da questa ricchezza ne traesse un sistema di vita valido per l’intero orbe terracqueo pochi lo affermavano. Dopo oltre 25 anni di assenza, i Monthy Python tornano insieme con un film sulla vita di Silvio Berlusconi, la personalità più discussa d’Europa. “Il censo della vita” è un’allegoria su come le democrazie moderne presto sposeranno un sistema rappresentativo censitario. Il film inizia con il sogno di un commercialista che viene ucciso dalla caduta di milioni di soffocanti modelli 740 . Ma i 740 sono in via d’estinzione: come può infatti uno che non ha redditto presentare la dichiarazione dei redditi? Il film racconta come il diritto di voto verrà progressivamente tolto a tutti coloro che non raggiungono un certo stile di vita. La prima vittima? Fausto Bertinotti, l’ex leader di Rifondazione Comunista che, non avendo più un seggio in Parlamento, torna a fare il garzone in una drogheria. “Il censo della vita è un film sulla perdita di senso di questa vita” ha dichiarato il regista Terry Gilliam. “Berlusconi è solo il profeta di un processo di portata globale. E’ per questo che viene votato. La gente conosce il proprio futuro e non intende provocare l’ira degli dei”. E’ la ragione per la quale “Il censo della vita” è piaciuto moltissimo al Ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini, che ha dichiarato: “Il film sarà proiettato in tutte le scuole italiane. E anche i bidelli dovranno vederlo”.
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