
L’Antitrust compie 20 anni e lo fa con un prestigioso convegno sulle telecomunicazioni. Dal Palco di Piazza Verdi un commosso Antonio Catricalà, alla guida dell’Autorità da tre anni, descrivendo la storia dell’istituzione, si è fatto scappare un accenno sulla recente riforma del processo: “Il processo breve è una buona innovazione per il nostro sistema giudiziario, ma non è sufficiente a garantire la libertà di scelta degli attori e dei convenuti. L’Antitrust ritiene che vada mantenuta anche l’alternativa del processo lungo”. Critico Nicola La Torre del PD, che ha detto: “La libera concorrenza riguarda le imprese e non le aule dei tribunali. A meno che essendo Berlusconi Presidente del Consiglio da oggi si parli Tribunale srl e di Corte di Cassazione spa”. Anche nella maggioranza non sono mancati i commenti. Per Gian Franco Fini “il processo lungo dà più garanzie di certezza del diritto. L’idea di Catricalà non mi dispiace dunque e andrà ridiscussa a breve senza andare troppo per le lunghe”. E Antonio di Pietro dell’IDV in serata ha tuonato da par suo: “Breve o lungo cosa cambia? La giustizia non c’è più. Che l’Antitrust garantisca dunque prima di tutto la libera concorrenza in democrazia”.
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