Dopo il discorso di Mirabello, e solo di fronte ai suoi fedelessimi, Gian Franco Fini, grazie ai fumi del lambrusco doc, si è lasciato scappare una filastrocca piuttosto originale che trascriviamo integralmente.
O che Mirabello Silviondirondirondello
O che Mirabello Silvioindirondinodà
Non c’è più il Governo te lo dice il buon Gianfranco
Non c’è più il Governo e La Russa se ne va
Faccio il mio partito proprio ora te lo dico
Faccio il mio partito tutto il resto è vanità
E su Montecarlo ti rimane proprio un tarlo
E su Montecarlo pure Feltri arrossirà
Amo Elisabetta e lo faccio senza fretta
Amo Elisabetta so l’invidia che ti fa
E poi sono bello sono meglio pure in quello
E poi sono bello e non nella terza età
Non son Cavaliere e non temo le tue fiere
Non son Cavaliere lo scherano perirà
Silvio vai a casa no ad accordi con la Chiesa
Silvio vai a casa che la gente apprezzerà
O che Mirabello Silviondirondirondello
O che Mirabello Silviondirondirondà