Il corsivo di Lello Ballista: “Sono un misscredente dunque amo le Miss di Arcore”

Ecco Lello Ballista ma non è lui

Sono Lello, di professione ballista che mi pagano pure per leggere le mie scemenze, come se il sole non sorgesse né tramontasse ogni giorno e il medico si levasse finalmente di torno. Lo sapete che mai morirò quindi rassegnatevi al fatto che i posteri dovranno continuare a scorrere le mie righe che vorrei scrivere ritorte e ricurve perché concavo e convesso è il mio intelletto a seconda di dove è posizionato lo strumento di indagine clinica. Io non credo a nulla ed è per questo che mi piace raccontare storie, come quella di Fini che ha una casa a Catalafimi o quella di La Russa che si è beccato l’influenza russa lasciando quella suina a Ferrara o un po’ a tutti i politici prosciuttoni. Oggi mi sposo ma in comune cioé con qualcuno ma non in Chiesa perché sono credente e al tempo stesso misscredente ovvero credo nelle Miss di Arcore, quelle dalle gambe affusolate, geneticamente concepite per ancheggiare ed essere palpate con aggressiva dolcezza. Sono andato a casa di Silvio e c’era Mora poi Moric e il generale Mori, quello sotto processo, e pure Claudia Mori che c’ha quel marito che sul Cavaliere vive qualche prurito. Domani vado a Lampedusa e attendo sulla spiaggia, prendo il sole alla faccia di tutti poi canto la Cavalleria Rusticana e vado a pranzo con Lola fidanzata di Otello, anche se mi dicono che è un’altra opera. Ho parlato con Giuseppe Verdi, lui era Senatore, e gli ho chiesto un emendamento sul Fondo Unico dello Spettacolo, ma ci penserà il maestro Muti mentre noi riverseremo le nostre note tutte col bemolle sul Presidente della Repubblica perché difenda la nostra Italia. E poi chiamo Di Pietro per insegnargli qualche scioglilingua perché lui è la capra che campa anche sotto la panca e mi  fa tanto ridere. Ho anche parlato con Nanni Moretti del suo nuovo film sul Papa depresso, come se fosse una novità che Benedetto XVI è più triste di Benedetto Della Vedova, con cui ho dialogato di recente che anche lui forse vuole lasciare Fini e glielo dirà proprio a casa sua a Catalafimi che manco so dov’è e a casa non ho l’atlante dunque me lo vado a vedere su Internet se Dio ha deciso di far funzionare il WI-FI o sono nei guai.