Secondo l’agenzia di rating S & P l’Italia deve fare le riforme per la crescita pena il perdurare della crisi economica. Sappiamo tutti che con Brunetta e Berlusconi questo obiettivo puo’ rimanere tranquillamente nelĀ libro dei sogni. Purtroppo il nostro Presidente del Consiglio e’ un grande esperto di lifting ma quando si tratta di delisting di aziende dalla borsa valori perche’ fallite davvero non sa cosa dire. E nulla valgono i tentativi disperati di Tremonti di indorare la pillola. Le cose non vanno punto. C’e’ pero’ al Governo chi riesce a rigirare la frittata peraltro gia’ fatta. Il Ministro Carfagna, in un empito di cultura cinematografica, esclama: “Noi poveri ma belli”. E con questo richiamo all’edonismo, una delle idee-forza di questo esecutivo, si chiude forse una stagione politica all’insegna del volemose male, con meno lavoro e piu’ tasse mentre i potenti macinano indifferenza e disprezzo per le masse. Poveri si ma tante balle, bugie a non finire sulle sorti del Paese, che e’ prossimo alla bancarotta, Grecia e Portogallo permettendo. E mentre le agenzie di rating scagliano il loro dardo infuocato sul nostro debito senza fine, il popolo delle rate non ha piu’ denari per pagarle. Cosi’ e’ la fine per i frigoroferi, i televisori, le auto e le abitazioni in un Paese sempre piu’ senza fissa dimora. Non c’e’ piu’ casa: consoliamoci con la Chiesa!!