La guerra del debito diventa guerra del formaggio. L’Unione Europea accetta il piano feta greco. Al posto dei bond i risparmiatori continentali si impegnano a divorare quantita’ pantagrueliche del noto formaggio a pasta morbida ellenico. Per il Ministro dell’Agricoltura Romano “questa cosa non s’ha da fare. Se il debito greco puzza non c’entra nulla il formaggio”. Per tutta risposta i nostri produttori di gorgonzola hanno polemicamente gettato quantita’ industriali dell’aromatico formaggio italiano presso il Consolato greco di Milano. I dipendenti sono stati evacuati dai Carabinieri grazie a delle maschere per l’ossigeno. Ora si teme per un attacco alla fontina, mentre in Francia misure di sicurezza sono state approntate per contenere la furia dei produttori di Roquefort e del loro mentore José Bové. E mentre Berlusconi fa il tifo per il Formaggino Mio, il leader dell’opposizione Bersani esalta il Parmigiano come il vero formaggio del Bel Paese. Ma forse il capo del PD ha fatto la solita confusione e, a breve, potrebbe ripiegare sull’inossidabile caciocavallo.