I numerosi allarmi di questi giorni a Roma per supposti pacchi bomba presso diversi consolati di nazioni piuttosto improbabili sono la dimostrazione che anche i terroristi sono afflitti da un afflato di bontà natalizia. Più che di bomba qualcuno inizia a parlare unicamente di pacco, proprio perché di pacco si tratta visto che la bomba dentro proprio non si vede. Consolarsi con false bombe ai consolati è diventato un semplice quiproquo natalizio. Evidentemente la crisi è talmente esplosiva da aver messo alle corde le già traballanti strutture terroristiche fai da te. E gli sgangherati tentativi di queste vacanze romane sono stati malamente scimmiottati in altre capitali europee. A Londra un terrorista pachistano ha lanciato dalla Torre di Londra centinaia di riproduzioni in miniatura di Buckingham Palace sui passanti, ma ha perso l’equilibrio ed è finito nel Tamigi. A Parigi un corso di nome Bonaparte ha gettato crepes suzettes bollenti sui turisti del quartiere latino ed è stato messo ko da un salumiere grazie a un gambo di prosciutto. Altri episodi di terrorismo manuale si sono susseguiti a Stoccolma (lancio di stalagtiti acuminate), Berlino (rogo di libri in un negozio di televisioni) e Madrid (inondazione di Sangria in una Chiesa), ma di vittime neanche a parlarne. Spira ancora un vento natalizio nelle strade d’Europa. E dopo arriva Carnevale.
Contro la fame la Fao suggerisce vespe fritte. In rivolta i produttori di patate

La notizia e’ ghiotta. La Fao si arrende: la fame nel mondo non si combatte con gli OGM e le nuove tecnologie ma mangiando insetti e lepidotteri. E’ questo il verdetto dell’ultimo vertice dell’agenzia dell’Onu per l’agricoltura e l’alimentazione. “Siamo rimasti con un pugno di mosche in mano” ha detto il Presidente della Fao Diouf; “e ci e’ venuta un’idea geniale: friggere insetti e lepidotteri”.
A Dakkar, capitale del Senegal, Diouf ha gia’ aperto un fast food in cui si servono vespe fritte e tagliata di mosca piccanti. Sul Nilo apriranno diversi punti di ristoro in cui consumare libellule al cartoccio. Pezzi pregiati pero’ saranno la zanzara tigre di Zanzibar, la coda di scorpione alla vaccinara e il tafano in salsa agrodolce.
In subbuglio i produttori di patate.
Sembra infatti che Mc Donald’s abbia tagliato gli acquisti dell’amato tubero a vantaggio di quello di insetti per lanciare prossimamente il gustosissimo Mosquito Meal.
Nasce il nuovo prodotto dolciario contenente rapporti segreti. Con LeccaLeaks esultano Letta e Bonaiuti

Non bastava l’erompere del fiume in piena WikiLeaks quand’ecco sorgere dal nulla un’operazione di marketing alimentare dal retrogusto politico. LeccaLeaks è un nuovo lecca lecca che intende togliere significative quote di mercato al Chupa Chups. Ogni singolo lecca lecca conterrà infatti una velina segreta delle diplomazie di tutto il mondo. Da Berlusconi incapace a Gheddafi ipocondriaco, si diffonderanno nuovi giudizi caustici di diplomatici incauti e dalla lingua biforcuta. E non mancheranno dettagli raccapriccianti sull’operato delle seconde linee del nostro Governo: da Bonaiuti “leccaculo” che esulta per un lecca lecca tutto dedicato a lui, a Gianni Letta “statista tappezziere” su cui si farà più di un ricamo. LeccaLeaks inviterà alla riflessione, mettendo in azione non soltanto i succhi gastrici ma i servizi diplomatici di tutto il mondo. Le rivelazioni su cosa pensa dell’euro Angela Merkel potrebbero creare un terremoto politico-finanziario, così come il punto di vista di Sarkozy sui Tremonti Bond. Secondo indiscrezioni il lancio sul mercato dei Leccaleaks dovrebbe aver luogo a New York nel giorno dell’Assemblea Generale dell’ONU. Per Berlusconi “LeccaLeaks è solo una barzelletta. A Palazzo Chigi ho fatto arrivare una fornitura di Chupa Chups per i prossimi vent’anni. Che a nessuno, nemmeno a Bonaiuti” venga in mente di presentarsi a lavoro succhiando un LeccaLeaks”.
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Bin Laden minaccia Fini: “O butti giù Berlusconi dalla torre o basta videomessaggi senza pagare royalties”

Osama Bin Laden invia un messaggio audio a Gian Franco Fini e per la prima volta lo fa in italiano. Il leader di Al Qaeda è stato piuttosto esplicito per non dire caustico: “Ho imparato l’italiano negli anni ’70 grazie ad un corso accelerato con le Brigate Rosse e con Aldo Moro. Gian Franco, te lo dico molto seriamente, o butti giù dalla torre Silvio o non potrai più ricorrere ai videomessaggi. Quelli sono una mia prerogativa e, se vorrai impiegarli, dovrai pagarmi le royalties”. Bin Laden ha confessato a Fini che stava preparando un attentato alla Torre di Pisa ma che, dopo averne visto l’immagine, avrebbe desistito dall’intento. “Non sarebbe stato credibile” ha dichiarato; “il crollo di Pompei era opera nostra, ma se la sono presa con Bondi, il che, vista la faccia, mi sta anche bene”. Per Berlusconi “Fini farebbe meglio a farsi fare un videomassaggio, perché lo vedo molto stressato in vista del passaggio parlamentare”. Intanto alle Camere ci si prepara al voto di fiducia e Di Pietro è intervenuto sul tema: “Il clima è davvero instabile e ci vogliono forzare a votare la legge di stabilità. Ma ci saranno altri crolli”.
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Nelle donne l’orgasmo attiva 30 aree cerebrali. In Berlusconi ben 74, come i suoi anni

Quando una donna raggiunge l’orgasmo attiva ben 30 aree cerebrali. Lavorerebbero l’ipotalamo, il nucleo accumbens, e il nucleus caudato, responsabili rispettivamente di piacere e memoria. La sensazionale scoperta di uno psichiatra statunitense verrà presentata a Neuroscience 2010, dove anche il Governo italiano terrà la sua convention annuale. Si è saputo infatti che allo studio si sarebbe sottoposto anche il nostro Presidente del Consiglio, con l’inaspettato risultato di sollecitare ben 74 aree cerebrali ad ogni orgasmo, una per ogni anno di età. “E’ per questo che amo le donne” ha dichiarato il Cavaliere; “grazie a loro posso riattivare pensieri positivi e continuare a lavorare fino a notte fonda”. Il cervello del Premier è stato studiato a fondo da un’équipe di neuropsichiatri, che avrebbero confermato la presenza di aree sconosciute in altri individui. Ci sarebbe il nucleus Alfano, che il Presidente attiverebbe ogni volta che sente parlare di giustizia, mentre il nucleus bugnato entrerebbe in azione proprio quando il Premier ha un incontro ravvicinato con Gian Franco Fini. Bersani leader del PD ha irriso a Berlusconi: “Se lui lavora fino a notte fonda per dirci che la sua testa si attiva con il sesso, è notte fonda per l’Italia”. Per Di Pietro dell’IDV invece “il cervello di Berlusconi è davvero insondabile se contiene più di 70 aree di rigore; ora capisco perché impose al Milan di Sacchi il gioco a zona”
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Berlusconi alla questura: “Ruby è parente di Mubarak”. Ma potrebbe essere la figlia segreta di Barack Obama

Ruby, la fantomatica minorenne protetta dal Cavaliere è parente del Presidente egiziano Mubarak? Da Giza la Sfinge ha smentito ma negli USA, dove il Presidente è in altre faccende affacendato poiché potrebbe tornare il terrorismo, qualcuno parla di una vaga somiglianza con Barack Obama. Chi ha visto la ragazza piangere ha farfugliato che lei e il Presidente sarebbero due gocce d’acqua. Sembra infatti che Obama stia masticando lacrime amare per la sua prossima sconfitta alle elezioni mid term, che avrà ripercussioni long term. Scoprire oggi che ha una figlia segreta non l’aiuterebbe granché, neanche con Michelle e il suo orto biologico. Nel frattempo anche l’ex Premier israeliano Barak ha telefonato a Berlusconi chiedendo di non essere coinvolto in questo scandalo e di erigere un muro di Olmertà. Ma sul cas Ruby Silvio è apparso più rubicondo che mai e ha dichiarato: “La telefonata in questura? Sapevo di essere intercettato e l’ho fatta apposta. Volevo verificare fino a che punto il Paese fosse disposto a seguirmi su questa boutade. Il risultato va ben oltre le mie aspettative, e ora si può tranquillamente andare al voto”.
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Marchionne: “la FIAT non decolla”. E Berlusconi propone un’alleanza con Alitalia

Se Sergio Marchionne, ospite di Che tempo che fa, ha sparato a zero sul sistema industriale italiano, avrà avuto i suoi motivi. “Il fatto è che in Italia non facciamo utili e così la Fiat non può decollare” ha detto il leader dell’azienda torinese. Ma Berlusconi non ci sta: “Io ho i piedi per terra e non ho mai pensato che le macchine dovessero decollare. Se così fosse propongo un’alleanza Fiat/Alitalia, così Marchionne non accamperà più scuse”. Per Antonio Di Pietro dell’Italia Dei Valori “Marchionne fa voli pindarici se pensa di cambiare il sistema delle relazioni industriali del nostro Paese. Per me la FIAT presto diventerà FIOM”. Per il leader del PD Bersani “la Fiat sembra un’azienda del ‘500 ed è per questo che non riesce ad andare oltre la 500”. Insomma tutti attaccano Marchionne e dicono che parlerebbe più da canadese che da italiano. E Marchionne come si difende? “Se così stanno le cose da oggi userò soltanto il passaporto canadese” ha detto l’ad di FIAT. Qualcuno lo avrebbe già visto mettersi in fila per ottenere il visto per l’Italia. Buona fortuna Sergio.
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Si disputeranno in Italia i Mondiali di Ping Pong. Battuta la Cina. Il Ministro Brambilla: “Siamo in palla”

L’Italia ce l’ha fatta. Il traguardo è importante: i mondiali di Ping Pong si disputeranno in Lombardia, fra Arcore, Castellanza e Casalpusterlengo. Il Ministro Brambilla lo sottolinea: “abbiamo battuto i cinesi. Il Paese è in palla. Sono orgogliosa di questo traguardo”. Del resto è con il ping pong continuo delle Riforme fra Governo e Parlamento che abbiamo convinto il resto del mondo di rappresentare il Paese ideale per questa competizione. Per Bersani “il ping pong è ormai nella testa degli italiani e, in questo senso, siamo ormai tutti cinesi”. “Francamente mi rimbalza” ha detto caustico il leader dell’IDV Antonio Di Pietro, “il Paese non è in palla ma vive con la palla al piede di Berlusconi”. I cinesi, che volevano ospitare la manifestazione a Nanchino, faranno ricorso presso la Federazione Internazionale. Secondo il Ministro dello Sport “gli italiani possono al massimo aspirare ai mondiali di bocce; il ping pong è nel DNA della loro politica ma non del loro popolo”. Per la decisione finale si prevede un ping pong fra la Federazione e il Comitato Olimpico. Chi vincerà?
Il Vaticano contro il Nobel per la fecondazione assistita. Un portavoce anonimo: “Con meno bambini ci sono meno tentazioni”

Che il Vaticano sia contro la fecondazione assistita è un fatto di non agevole comprensione. Ma che addirittura si scagliasse contro la scelta di conferire il premio Nobel al ricercatore inglese Robert Edwards, a capo dell’equipe di scienziati che nel 1978 fece nascere la prima bambina grazie alle tecniche di fecondazione assistita, è a dir poco paradossale. Tuttavia la Santa Sede non parla mai a vanvera. Un portavoce anonimo ha confessato a tempografico: “La Chiesa si sbraccia tanto sulla politica demografica; la realtà è che siamo i primi a volere meno bambini. Perché? Perché con meno bambini ci sono meno tentazioni. Per la legge dei grandi numeri si riducono così quelle situazioni antipatiche che, negli ultimi anni, sono finite sotto i riflettori”. Rosi Bindi, la pasionaria cattolica del PD ha dichiarato: “Con la fecondazione assistita assistiamo quotidianamente a nascite di bambini che poi hanno bisogno di assistenza, anche psichiatrica”. Per Bersani invece “il miglioramento genetico conferirà al popolo del PD un aspetto più bello e più sano. Pensate a un PD senza Rosi Bindi o a un Bersani dalla chioma fluente”. E il premier Berlusconi non è mancato all’appello: “Il PDL è un partito fecondo, mentre il PD rimarrà sterile anche con la spremitura di tutti gli ormoni di questo mondo”.
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Ciarrapico invoca la kippah, ma alla Camera arriva il burqa. Fini: “Servirà a velocizzare lo scrutinio segreto”

L’On. Ciarrapico consiglia a Fini di ordinare le kippah, ma Gian Franco guarda sempre al Futuro, anche a costo di sacrificare la Libertà. Plaude il centrosinistra per l’apertura di Fini al mondo islamico. Perché il Presidente della Camera è stufo delle lungaggini e perversioni dello scrutinio segreto. “Lo scrutinio segreto è pieno di spinte, palpeggiamenti, molestie di vario genere” ha detto Fini. “Da oggi useremo il burqa; i deputati, cambiando posto, potranno votare per alzata di mano. Tutto sarà più veloce e pulito”. Gongola il Colonnello Gheddafi, che conferma come “l’Italia abbia deciso di abbracciare il Corano”. Per il Ministro dell’Interno Maroni “la legge obbliga le persone a farsi riconoscere”, ma Di Pietro ribatte: “Nel nostro Parlamento meglio non farsi riconoscere. L’idea del burqa è in tal senso ottima. Chiamandomi Di Pietro sarei anche tentato dalla lapidazione”.
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