
L’approvazione al Senato del processo breve è stata breve ed intensa. Ma non è mancato il colpo di scena: all’ultimo momento è stato presentato un emendamento in aula del Senato, scritto dall’Onorevole Donato La Morte, che prevede l’esecuzione della pena direttamente nelle aule dei tribunali immediatamente dopo la sentenza. Berlusconi ha dichiarato: “Ci saranno plotoni di esecuzione presenti nei tribunali. Spero di non essere il primo a passare sulla loro strada. D’altra parte fino ad oggi solo la vita era breve e non si capisce perché non dovessero esserlo i processi”. Per il PD “questa riforma elimina definitivamente la certezza del diritto, è contro i diritti dell’uomo e solo a favore dei diritti del nano. Berlusconi non faccia la vittima tanto a lui chi l’ammazza?”. Parole dure sono arrivate anche dalla Santa Sede da parte del portavoce padre Lombardi: “Questo processo breve porta solo alla barbarie. Ci auguriamo che Napolitano grazi tutti i condannati prima della sentenza definitiva”. E il Ministro di Grazia e Giustizia Alfano ha replicato: “La Chiesa non condanni le condanne. Prima della riforma la giustizia era l’unica vera condannata a morte di questo Paese. Il processo breve non sarà lungo come quello di Kafka”.
foto tratta da www.flickr.com