Santo subito, no dopo, ora è beato, domani chissà? Torna il Papa re?

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Wojtyla santo subito? Per il momento è solo beato e poi si vedrà. Occorrono nuovi miracoli, un po’ come quello dei pellegrini oggi a Roma; più di un milione concentrati nel perimetro di via della Conciliazione, una strada che a fine giornata sembra Napoli nei giorni peggiori della munnezza. Nessuno mette in discussione il desiderio di idolatria basta non trasformare la città in un’idolatrina perché di questo si tratta. E se Roma oggi parla polacco e tedesco è perché i romani sono fuggiti da tanto dispiego di energie materiali e spirituali, con il Comune che regala cestini facendo infuriare i baristi del centro che stasera regaleranno i panini ai barboni. Forse è questa la vera taumaturgia di una giornata stranamente assolata, con il ponentino che accarezzava i ponti sul Tevere e un silenzio irreale nelle strade lontane dalla Santa Sede, senza l’urlo dello stadio o il traffico arrogante dei SUV con i soliti guidatori della domenica. E’ a Roma che, Vaticano a parte, Giovanni Paolo II ha restituito un po’ di sole e magia. Ma non durerà a lungo e il traffico ricomincerà a soffocare le strade e a rendere invivibili i quartieri. E allora perché non rendere beato anche il nostro Sindaco che, come Alemanno, si sente molto vicino al bavarese Ratzinger?  La sua Giunta di miracoli ne ha compiuti parecchi per rimanere in piedi, e chissà se al buon Gianni, da sempre dichiaratosi infallibile, venisse in mente di riportare in auge il Papa Re, attirando nuovi turisti nella città eterna. Potrebbe anche essere un affare per acquisire nuovi dividendi politici.