Il PDL è guardato a lista. Il TAR boccia il ricorso. Ed esce il film “Camera con lista”

"Camera con lista" è il film di Barbareschi grazie al quale il PDL vincerà il ricorso al Consiglio di Stato?
"Camera con lista" è il film di Barbareschi grazie al quale il PDL vincerà il ricorso al Consiglio di Stato?

Renata è disperata. Dopo la nuova bocciatura del TAR nessuno sa più cosa fare. Ci sarà, ancora una volta, il Consiglio di Stato, ma che consiglio si può dare ad una ghenga tanto sgangherata? E nel PDL i malumori crescono. Berlusconi ha detto: “Ormai ci guardano a lista. E che… forse abbiamo la peste?”. E per la manifestazione di sabato è stato preparato un listone gigante con milioni di firme per non mandare il partito in malora. La candidata PDL si rivolge alle mamme e diventa testimonial del latte in Polverini della Nestlé. E al cinema Luca Barbareschi produce un instant movie. Si chiama “Camera con lista” e racconta la storia di come nacque la lista del PDL in una stanza della Camera dei Deputati, con i nomi dei candidati scritti, cancellati e riscritti, e la sopresa finale, con la Bonino (un Barbareschi ingobbito e livido) che penetra nella stanza dei bottoni e scrive in lista i nomi di tutti i Presidenti degli USA defunti da cui la bocciatura. Questo film verrà proiettato durante l’udienza al Consiglio di Stato. “Racconta i fatti come sono veramente avvenuti” ha dichiarato il regista, attore e parlamentare del PDL. “La mia interpretazione è molto convincente e questa volta sono certo che il Consiglio di Stato ammetterà il ricorso”. La Bonino ha annunciato battaglia: “Non ho visto il film. So che è stato messo nella lista delle opere italiani da presentare al Festival di Cannes; e sono certa che verrà bocciato”.

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Con la crisi gli italiani non vanno più dal dentista. Aumenta il consumo di minestre e consommé. E al cinema esce “Molaris”

Ecco la tipica espressione di una paziente alla quale il conto del dentista viene presentato sul più bello
Tipica espressione di paziente alla quale il conto viene presentato sul più bello

Con la crisi non bisogna più stringere i denti perché , così facendo, anche i pochi rimasti sani potrebbero ammalarsi. Questo il triste vaticinio del nuovo paniere ISTAT sui consumi degli italiani, che vede le cure dentistiche in netto calo. Le conseguenze immediate? Un netto spostamento anche nei consumi alimentari. Diminuiscono di oltre 30 punti percentuali i consumi di carne rossa, biscotti, cioccolata e chewing gum; crescono di oltre 90 punti le minestre e i consommé. Stabili la pasta e il riso. “I consumi alimentari degli italiani si fanno giorno per giorno più incisivi” ha dichiarato la Coldiretti. “I nostri farmer market sono attrezzati per vendere minestrine pronte e sicure per l’igiene dentale. Per la verità da oggi venderemo solo quelle, in ossequio al detto o mangi ‘sta minestra o salti la palestra”. E al cinema esce il nuovo film di Muccino: “Molaris” è la storia di un operaio extracomunitario che perde tutti i denti ed eredita dalla nonna una dentiera dalla quale esce il genio che soddisfa tutti i suoi desideri, compreso quello di mettere sul lastrico il suo esoso dentista. Gli fa concorrenza nelle scuole “Il deserto del Tartaro”, un film didattico d’animazione in 3D per insegnare ai bimbi a spazzzolare correttamente denti e gengive. E’ piaciuto molto al Ministro della Pubblica Istruzione Gelmini, che lo rivede tutti i giorni mattina e sera proprio prima di dedicarsi all’igiene orale.

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Oscar all’Italia. “Polverini di stelle” premiato per la migliore sceneggiatura non originale. La Bonino: “Ignorato il mio film sulla fame”

Una Polverini di stelle da Oscar
Una Polverini di stelle da Oscar

“Polverini di Stelle” vince l’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale. La motivazione: “Il film è appassionante per il clima di incertezza e i continui colpi di scena sull’ammissione, la non ammissione, la dimissione, la dismissione, la digressione, la distrazione; un film a tutto tondo sull’Italia e le debolezze della politica”. Renata Polverini è soddisfatta e pensa di candidarsi contro Schwarzenegger in California. Furiosa la Bonino: il suo film “Saranno affamati” non è stato capito e non ha vinto nulla. “Farò ricorso al TAR e sarò riammessa all’Oscar, sempre che Berlusconi non  abolisca questo premio con decreto d’urgenza”. E sul decreto interpretativo – che non è servito perché la lista del PDL è stata comunque esclusa – il leader del PD Bersani ha chiarito: “Quel decreto è interpretativo perché parliamo di una vera e propria fiction con dei veri interpreti. L’avrei  visto meglio su Mediaset che in Parlamento, ma tant’è”. E Kathryn Bigelow, vincitrice dell’Oscar con il film “The Hurt Locker”, ha detto che farà il suo prossimo film in Italia.” Sarà un film ambientalista ispirato al neorealismo. Il titolo? Madri di biciclette: una storia in cui le mamme romane salvano la città dall’inquinamento,  insegnando ai figli ad usare solo le biciclette. Ma un cattivo, ispirato a Sergio Marchionne della FIAT,  si mette sulla loro strada e…”.

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Sequestrati i film “A serious man” e “A single man”. Carfagna: “Troppi film dedicati agli uomini: torni l’era di “Pretty Woman”

Cinema italiano: censura e ritorno a "Pretty Woman"
Cinema italiano: censura e ritorno a "Pretty Woman"

Era dai tempi di “Ultimo tango a Parigi” di Bernardo Bertolucci,  e dunque dal 1972, che la censura non si abbatteva con così forte virulenza sul mondo del cinema. All’epoca non si comprese nemmeno se il film fu sequestrato a causa dell’impiego della margarina contro natura o per le offese al clero. Ma oggi il Governo fa sul serio. Il Ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna ha richiesto il sequestro di due film: “A serious man” dei fratelli Cohen e “A single man” di Tom Ford. Il Ministro avrebbe definito queste due opere “come la prova che non esistono pari opportunità nel cinema. Dopo l’uscita del film “Uomini che odiano le donne” ho messo fra i miei obiettivi la lotta al maschilismo cinematografico. Spero che torni l’era di “Pretty Woman””. Sconcerto nel mondo politico. Anna Finocchiaro del PD ha detto: “Capisco che alla Carfagna sarebbe piaciuto il ruolo di protagonista in Pretty Woman e, certo, “A serious man” non parla di Silvio Berlusconi che ormai è un “Single Man”, ma questa censura sui titoli dei film a me pare assolutamente pretestuosa”. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta ha trovato una mediazione: “Il Governo produrrà un remake di “Un uomo e una donna”, l’unico film che potrà metter fine a questa situazione da “Donne sull’orlo di una crisi di nervi””.

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Cinema. Tornano i Monthy Python con un film su Berlusconi: Il censo della vita

Un discreto tentativo di recuperare il diritto di voto
Un discreto tentativo di recuperare il diritto di voto

Nessuno può mettere in dubbio che Berlusconi sia ricco. Ma che da questa ricchezza ne traesse un sistema di vita valido per l’intero orbe terracqueo pochi lo affermavano. Dopo oltre 25 anni di assenza, i Monthy Python tornano insieme con un film sulla vita di Silvio Berlusconi, la personalità più discussa d’Europa. “Il censo della vita” è un’allegoria su come le democrazie moderne presto sposeranno un sistema rappresentativo censitario. Il film inizia con il sogno di un commercialista che viene ucciso dalla caduta di milioni di soffocanti modelli 740 . Ma i 740 sono in via d’estinzione: come può infatti uno che non ha redditto presentare la dichiarazione dei redditi? Il film racconta come il diritto di voto verrà progressivamente tolto a tutti coloro che non raggiungono un certo stile di vita. La prima vittima? Fausto Bertinotti, l’ex leader di Rifondazione Comunista che, non avendo più un seggio in Parlamento, torna a fare il garzone in una drogheria. “Il censo della vita è un film sulla perdita di senso di questa vita” ha dichiarato il regista Terry Gilliam. “Berlusconi è solo il profeta di un processo di portata globale. E’ per questo che viene votato. La gente conosce il proprio futuro e non intende provocare l’ira degli dei”. E’ la ragione per la quale “Il censo della vita” è piaciuto moltissimo al Ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini, che ha dichiarato: “Il film sarà proiettato in tutte le scuole italiane. E anche i bidelli dovranno vederlo”.

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"I'd love to help if you have some money on you"

Cinema: è boom per i film sulla crisi economica. “Via con l’aumento” candidato all’Oscar?

Un'immagine di "Otto euro e mezzo"
Un'immagine di "Otto euro e mezzo"

Il cinema batte la crisi con la crisi. Fioccano nelle sale i film che parlano  della congiuntura negativa della nostra economia; storie di reietti dal mondo del lavoro, quasi un ritorno al neorealismo degli anni ’40 e ’50 ma con una cifra molto più cinica. E’ così per il nuovo film di Gabriele Muccino: “L’ultimo cacio”, una storia della progressiva clochardizzazione di un povero produttore di pecorino romano. Molto apprezzata la nuova fatica di Mimmo Calopresti ispirato a Fellini: “Otto euro e mezzo” inizia proprio dalla lettura dell’estratto del conto bancario di un travet della Pubblica Amministrazione angariato da Brunetta. Si parla molto poi di un film pieno di speranza ispirato al realismo magico di Frank Capra: “Via con l’aumento” – la storia di un sindacalista che strappa un aumento del 1000% per gli operai di una fabbrica di panini alle soglie della cassa integrazione –  è piaciuto molto al Ministro delle Sviluppo Economico Scajola, che ne ha caldeggiato la candidatura all ‘Oscar. Christian De Sica ha deciso di impegnarsi socialmente con “Termini Imerese”, un film sulla chiusura della FIAT in Sicilia. L’attore romano ha detto a tempografico: “Con Termini Imerese ha termine la mia esperienza con il cinema. Da oggi mi dedicherò al teatro con un testo sui nostri ferrovieri  alle prese con i treni veloci: Stazione Termini”. Berlusconi in serata ha dichiarato: “La crisi non c’è. Lo dimostra il successo del nostro cinema, che ha fatto di una crisi immaginaria una splendida opportunità per fare quattrini. Io andrò comunque a vedere con Giulio Tremonti “I miserabili” perché, come lui, amo Victor Hugo”. Il Premier non sa che “I miserabili” non è né  un film sulla crisi né tantomeno una riduzione del romanzo di Hugo, ma solo l’ennesimo j’accuse sulla politica italiana. Buon per lui.

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Il Ministro Bondi: con la crisi i film di Natale dovranno esser realizzati in Italia. De Sica sta gia’ girando Natale a Canicatti’

 

Cinema italiano: Morte a Venezia o Morte a Lamezia?
Cinema italiano: Morte a Venezia o Morte a Lamezia?

 

Per accedere ai finanziamenti del fondo per lo spettacolo i film italiani dovranno tutti esser ambientati nel Paese. E’ una decisione presa dal Ministro per i Beni Culturali Sandro Bondi, che ha spiegato a tempografico “quanto sia necessario in un momento di crisi promuovere le nostre localita e il nostro paesaggio'”. Cosi’ Nanni Moretti girera’ un remake di “Morte a Venezia” e Gabriele Muccino riproporra’  “Miracolo a Milano”. Il film “Roma” di Federico Fellini verra’ ripresentato in 3D, mentre “Baaria” di Tornatore sara’ trasmesso a reti unificate sulle reti Rai e Mediaset la sera del 31 dicembre,  subito dopo il messaggio del Presidente della Repubblica. Critico l’attore Christian De Sica: “Non chiedero’ piu’ i finanziamenti. Sto girando Natale a Canicatti’ in dialetto siculo, in omaggio a Visconti e in polemica con i leghisti”. Per Massimo Boldi, un altro protagonista del box office natalizio,  “ben vengano i remake ma con un po’ di ironia. Io realizzerò Morte a Lamezia e Miracolo a Merano”.

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Red boat - Venice

Escono film inediti di Alfred Hitchcock. Secondo Giuliano Ferrara “L’uomo che sudava trippa” è un capolavoro cosmico

Il manifesto de' "L'uomo che sudava trippa"
Il manifesto de' "L'uomo che sudava trippa"

Escono tutti gli scheletri nell’armadio di Alfred Hitchcock; film girati e mai usciti nelle sale che ne rinnovano il mito. Dalle teche della Universal spunta “La donna che è triste due volte”, una storia d’amore strappalacrime che fa il verso al Dr. Zivago. Nel 1960, anno di “Psycho”, Hitchcock gira una pellicola visionaria: “Laico”, la storia di un prete cattolico che si sposa ben due volte e viene messo all’indice dal Papa. Del 1961 invece è “La finestra un pò sottile”, la storia di un uomo che origlia nella casa dei vicini grazie a degli infissi non proprio irresistibili. L’uomo che sudava trippa” invece  è del 1963 e racconta di un missionario africano le cui ghiandole sudorifere sono in grado di produrre salumi piuttosto pregiati che sfamano un’intera città vittima di una carestia. E su questo film Giuliano Ferrara si è voluto spendere più del dovuto: “E’ un capolavoro cosmico poiché, contrariamente al Pranzo di Babette, vedendo questo film ti si chiude lo stomaco per almeno un mese. In 20 giorni ho perso 15 chili. Un prodigio in verità”.

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Esce al cinema Avariat. La risposta italiana ad Avatar di James Cameron

Avariat: da Ascoli Piceno con furore
Avariat: da Ascoli Piceno con furore

E’ noto che Il cinema italiano di serie B ha ispirato registi importanti fra i quali Quentin Tarantino. Oggi il cinema americano con la C maiuscola restituisce il favore. Sui nostri schermi arriva Avariat, la risposta italiana ad Avatar di James Cameron. Il film “Avariat c’è del marcio nelle Marche”, è ambientato ad Ascoli di Piceno dove il protagonista, Giacomo, è colpito da una grave forma di gotta per l’eccessivo consumo di ciauscolo, un salume tipico marchigiano, che si scopre essere avariato. Cammina cammina, a causa della sua menomazione molto lentamente (proprio come in una pellicola di Tarkovskij), l’uomo arriva sui Monti Sibillini dove delle ninfe lo accolgono guarendolo con una cura a base di olive ascolane. E’ un film poetico sull’innocenza perduta e una metafora sul cibo di cattiva qualità che arriva sulle nostre tavole. Il film, prodotto da Almaverde bio, è stato denunciato per pubblicità ingannevole all’Antitrust dall’Assica, l’associazione dei produttori di salumi. Un portavoce ha detto: “Questa pellicola dà un messaggio falso e tendenzioso sui nostri prodotti ,che sono controllati uno per uno nel rispetto delle più antiche tradizioni”. All’Assica si è unita la XXth Century Fox, che distribuisce Avatar: “Sembra che il film sarà distribuito nelle stesse multisala del nostro. Abbiamo chiesto di disporre il rinvio dell’uscita ad un momento successivo. Del resto la storia funzionerà meglio se i salumi saranno ben stagionati”. Il regista di Avariat, John John Bresaola, ha detto: “Al botteghino James Cameron se la dovrà vedere con me.  Se poi ci aggiungi che alla fine del  film Avariat, per vivere un’autentica esperienza in 3 D,  saranno serviti agli spettatori olive ascolane e un buon Verdicchio dei Castelli di Jesi, credo proprio che non ci sarà partita”

Il Governo produce un film sul carovita ispirato a Bergman: “Il costo delle fragole”. L’opposizione: avremmo preferito “Il silenzio”

Presto le fragole nel paniere dell'inflazione ISTAT
Presto le fragole nel paniere ISTAT dell'inflazione

Il Governo vuole scuotere l’opinione pubblica sulla crisi e farlo con un film ispirato al grande regista svedese Ingmar Bergman. “Il costo delle fragole raccontera’ l’esperienza traumatica di un vecchio che ha rifiutato la social card” ha dichiarato il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Critica l’opposizione che, citando un altro grande film del maestro scandinavo, ha dichiarato che sulla crisi avremmo preferito vedere “Il silenzio”. Berlusconi in serata ha dichiarato: “Dopo Il Costo delle Fragole produrro’ un film bergmaniano sulla mia vita con Veronica: Oscene da un matrimonio”. Anche Mara Carfagna si darà alla regia con un remake de’ “La fontana della vergine” in 3D. Il. Ministro di Grazia e Giustizia Angelino Alfano dal canto suo, dopo il fallimento del suo lodo, girera’ una pellicola sulla sua nuova sfida alla Costituzione: “Il settimo cavillo”. E l’ossessione bergmaniana contagia anche Mario Adinolfi del Popolo delle Calorie: “ho realizzato un film che racconta la mia digestione quotidiana: Dopo la provola”.

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My first strawberries of this season...